Mentre il padre stava picchiando la madre, lei nonostante la tenerà età, 8 anni, ha avuto la prontezza di prendere lo smartphone e chiamare la polizia. L'uomo poi, dopo aver derubato la moglie, è scappato con l'auto ma la sua fuga folle è finita sui binari. E un arresto.
Ore di paura domenica nel capoluogo. L'uomo, un quarantenne di origini campane già noto alla giustizia, con una scusa si è recato nella casa coniugale situata nei pressi della variante Casilina a Frosinone. Ma dopo alcuni minuti di calma apparente il campano ha cominciato a dare in escandescenze ed ha iniziato a picchiare la moglie senza curarsi del fatto che la loro bambina di 8 anni stesse assistendo a quella scena di violenza. È stata proprio la piccina ad allertare i soccorsi utilizzando il cellulare della madre.
Tutto questo mentre il padre incurante delle urla della bimba, continuava a dare calci e pugni alla donna, ormai riversa a terra.
Sul posto sono giunti tempestivamente gli uomini della sezione Volanti agli ordini del dirigente Antonio Magno. Il campano, come già accennato, è stato arrestato per i reati di rapina e maltrattamenti in famiglia. Da informazioni raccolte dalle forze di polizia è stato accertato che il quarantenne, già pregiudicato per atti persecutori, minacce, danneggiamento, porto di oggetti atti ad offendere e violazione di domicilio, aveva già in passato reiterato le medesime condotte sfociate in episodi di violenza.
L'aggressore è stato anche denunciato e sanzionato per aver guidato sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. L'uomo è risultato positivo all'assunzione di cocaina. A questo da aggiungere che guidava senza patente perché revocata. Al momento è stato posto agli arresti domiciliari. La moglie a causa delle lesioni riportate è stata refertata in ospedale.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout