Era Serena o una sosia? Oggi l'ultima udienza dibattimentale

Era Serena o una sosia? Oggi l'ultima udienza dibattimentale
di Vincenzo Caramadre
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Lunedì 27 Giugno 2022, 08:03 - Ultimo aggiornamento: 15:32

Era Serena o una sosia? L'ultima udienza dibattimentale per il Giallo di Arce, in programma stamattina dinanzi alla Corte d'assise di Cassino, dov'è in corso il processo a carico di Marco, Franco, Anna Maria Mottola, Francesco Suprano e Vincenzo Quatrale, dovrà fornire una risposta a questa domanda. I due testi che varranno ascoltati sono stati citati in corsa. La domanda si riallaccia a quanto affermato da una precedente testimone che di aver visto Serena tra le 14.30 e le 15 del primo giugno all'interno del suo locale, una pizzeria di Isola del Liri. Una circostanza importante perché l'accusa sostiene che a quell'ora Serena era agonizzante all'interno della caserma dei carabinieri di Arce, dopo la presunta aggressione del figlio dell'ex comandante Marco Mottola e poi finita con un sacchetto attorno al collo.
Nella scorsa udienza è stata ascoltata anche una ragazza che somigliava all'epoca dei fatti a Serena, ma ha negato di essere stata a quell'ora in quel locale. Dunque il mistero resta. Stamattina saranno ascoltati i due testimoni che il primo giugno 2001 nel primo pomeriggio erano in quella pizzeria. Erano assieme a Serena o ad altra sosia non identificata? Dovranno rispondere. Poi verrà chiuso il dibattimento e il primo luglio inizierà la requisitoria dei pm Beatrice Siravo e Carmen Fusco.
LARVE E ORARI
C'è però un altro aspetto da chiarire: l'ora della morte e del deposito del corpo a Fonte Cupa. Tutto è legato a una mosca. Il nome scientifico è lucilia sericata, comunemente viene chiamata mosca verde. Accusa e difesa indicano tempi diversi per la morte della studentessa in base agli accertamenti svolti dagli specialisti incaricati dalla Procura: la professoressa esperta di entomologia forense Paola Magni e l'anatomopatologa Cristina Cattaneo che ha esaminato la salma riesumata. Per la prima il corpo di Serena sarebbe stato abbandonato a Fonte Cupa a Fontana Liri tra le 23 del primo giugno e le 5 del 2 giugno. Per la consulente della Procura il cadavere è stato lasciato in quel posto nel primo pomeriggio del 1° giugno.
Ricostruzione contestata dalla difesa Mottola, dal medico-legale Bolino. Il quale ha sostenuto che non c'è certezza dell'ora esatta dell'inserimento del corpo nella cella frigorifera, per cui i dati fornita dalla mosca verde sono inutilizzabili. Per questo non sono stati presi in considerazione. La morte poi non sarebbe avvenuta oltre le 36 ore dal ritrovamento perché manca la macchia verde putrefattiva.

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