Il Frosinone soffre, reagisce e vince: 3-2 al Chievo

Novakovich dopo il gol
di Maurizio Di Rienzo
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Domenica 6 Dicembre 2020, 07:45 - Ultimo aggiornamento: 10:29

Un Frosinone dai due volti, impalpabile nel primo tempo, reattivo e cinico nel secondo, ha battuto in casa e in rimonta per 3-2, con un gol di Ciano nei primi 45’ e la doppietta di Novakovich nella ripresa, il Chievo che era andato al riposo in vantaggio per 2-1. Grazie a questo successo i giallazzurri sono balzati al terzo posto in classifica con 19 punti, gli stessi del Lecce che, invece, ha pareggiato in casa (2-2) col Venezia, staccati di due lunghezze dalla Spal (seconda) che ha sconfitto (4-0) in casa il Pisa e di quattro dalla capolista Salernitana che all’”Arechi” ha avuto la meglio (1-0) sul Cittadella. 

Dopo una prima frazione dominata in lungo e in largo dal Chievo che al 32’ era addirittura avanti 2-0 grazie ai gol di Canotto e Garritano, due esterni offensivi che hanno fatto ammattire i diretti avversari creando superiorità su entrambe le corsie, dunque, al ritorno in campo dopo l’intervallo, il Frosinone ha alzato finalmente baricentro e testa creando subito difficoltà in serie agli uomini di Aglietti, prima raggiunti al 7’ sul 2-2 dal diagonale di Novakovich e poi superati al 33’ per il 3-2 finale in favore dei ciociari, dal raddoppio dello scatenato attaccante americano. In tribuna avrà sicuramente gioito il presidente Maurizio Stirpe che aveva al fianco il direttore dell’area tecnica Guido Angelozzi e il presidente della Lega B Mauro Balata, un vero portafortuna per i giallazzurri sempre vittoriosi con lui presente.

Era successo, infatti, già a Pescara e al ”Benito Stirpe” contro la Cremonese. Ieri pomeriggio, insomma, abbiamo assistito ad un ribaltone su cui probabilmente nessuno o quasi avrebbe scommesso un centesimo alla fine del primo tempo, chiuso da un evanescente Frosinone in svantaggio per 1-2, ma che il gol di Ciano sull’unico tiro in porta fino a quel momento, aveva tenuto in partita. Dominio assoluto del Chievo sia nella fase di palleggio che in quella offensiva, con la squadra di Nesta incapace di arginare gli attacchi avversari e di opporsi con efficacia alla manovra avvolgente degli ospiti schierati con il 4-4-2. 

Chievo che ha dovuto fare a meno di Obi, Renzetti e Fabbro, mentre nel Frosinone (3-4-1-2) mancavano Ariaudo, Capuano, Tabanelli, Gori e D’Elia, con l’acciaccato Curado in panchina. Pertanto Nesta è stato costretto a rivoluzionare la difesa arretrando Salvi sul centro-destra, spostando Brighenti sul centro-sinistra e sostituendo centralmente l’infortunato Ariaudo con il polacco Szyminski. Ma se stavolta è stato il reparto avanzato, nonostante l’esclusione di Dionisi per scelta tecnica, a dare le risposte giuste, quello arretrato (uno dei migliori del torneo) è andato spesso e volentieri in affanno, in particolare in occasione dei 2 gol, evitabilissimi, segnati dagli ospiti. 

Salvi e Brighenti, soprattutto, hanno incontrato qualche difficoltà di troppo nel controllare gli attaccanti clivensi anche se in un paio di circostanze si sono immolati con una perfetta scelta di tempo ad altrettanti tiri ravvicinati e velenosi scoccati dagli uomini di Aglietti alla disperata ricerca del pareggio che, però, non è mai arrivato.

E così da 2 che erano prima della sfida di ieri, sono saliti a 5 i punti di distacco del Chievo dal Frosinone, una delle dirette concorrenti nella corsa verso la Serie A. Merito, comunque, al Frosinone che, come spesso gli accade, nella ripresa ha cambiato pelle e dopo gli schiaffi rimediati nei primi 45’ , si è disposto meglio in campo ottenendo migliori risultati.

Maiello e Kastanos non si sono pestati più i piedi giocando troppo vicini, sulle corsie il netto calo fisico di Canotto e Garritano ha facilitato il compito dei giallazzurri che, raggiunto il pari, con Ciano e Maiello hanno mancato il 3-2, centrato invece da Novakovich a 12 minuti dalla fine del tempo regolamentare. Con il Frosinone che dopo l’uscita di Rohden, sostituito da Carraro al 30’, è passato al 3-5-2, mentre il Chievo dopo l’ingresso di Giaccherini, De Luca e Grubac, ha tentato la carta disperata del 4-2-4. Intanto, sabato prossimo con la trasferta di Lecce, per la squadra di Nesta si aprirà un ciclo di scontri molto impegnativi. 
 

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