Aquino, il divieto di sosta della discordia davanti alla chiesa sarà tolto

La decisione del neo sindaco Fausto Tomassi: "Inaccettabile"

Aquino, il divieto di sosta della discordia davanti alla chiesa sarà tolto
di Giovanni Del Giaccio e Vincenzo Caramadre
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Giovedì 18 Maggio 2023, 14:59

C'era Peppone e don Camillo in salsa ciociara. Da ieri ad Aquino c'è il nuovo sindaco, Fausto Tomassi, e il divieto di sosta davanti alla basilica concattedrale San Costanzo Vescovo e San Tommaso d'Aquino scompare. I rintocchi delle campane a festa sentite lunedì scorso non erano per festeggiare la vittoria della nuova amministrazione guidata da Tomassi su quella uscente di Libero Mazzaroppi e Carlo Risi, ma, sicuramente, hanno portato bene al parroco don Tommaso Del Sorbo. Uno dei primi atti firmati ieri mattina dal neo sindaco Tomassi è stato l'indirizzo al comandante della polizia locale di revocare il divieto di sosta davanti alla chiesa. «La situazione che si era venuta a creare nei rapporti con la parrocchia retta da don Tommaso, un bravo sacerdote che si adopera per i deboli e le famiglie in difficoltà, era a dir poco inverosimile. Il nostro messaggio, già da prima delle elezioni, è stato chiaro: quel divieto di sosta andava tolto e sarà tolto, ho dato mandato al comandante di revocare l'ordinanza», spiega il sindaco Tomassi. Quel divieto di sosta ha creato non poche frizioni tra il comune e la parrocchia, lo stesso parroco era stato multato.

L'IMPOSTA

Ma come noto non c'è stata solo la questione legata al segnale stradale, ad agitare gli animi anche l'ingiunzione di pagamento Imu (l'imposta comunale sugli immobili) alla parrocchia. Quest'ultima, tramite l'avvocato Gabriele Picano, lo scorso anno ha impugnato le cartelle, per quasi 9 mila euro, e la commissione tributaria provinciale a dicembre scorso ha accolto parzialmente il ricorso. Nessuna imposta sulla chiesa e sull'immobile adibito a scuola materna, ma solo sull'auditorium "Giovenale". La partita non è finita. Ci sono gli appelli. «Attenderemo gli esiti del contenzioso e poi ci regoleremo di conseguenza, a quanto mi risulta la parrocchia non ha mai detto di non voler pagare, ma vuole pagare il giusto. Agevoleremo la parrocchia nel rispetto della legge», afferma sempre il neo primo cittadino.

LE CAMPANE

Gli attriti e le carte bollate sono riemersi lunedì pomeriggio. Alle 18 in punto, quando il dato elettorale aveva già sancito la sconfitta di Risi (come detto rappresentante dell'amministrazione uscente), le campane a festa hanno richiamato l'attenzione dei cittadini. Tutti, forse poco avvezzi alla liturgia del mese mariano, hanno pensato che era per salutare l'arrivo della nuova amministrazione. Ma l'intento non era quello, il parroco don Tommaso ha chiarito: «La politica non c'entra. Le campane a festa nel mese mariano erano per annunciare, come ogni giorno feriale, la messa delle 18. Noi lavoriamo solo per il regno del signore». Campane, Imu e divieto a parte, ieri il sindaco ha annunciato la nuova giunta comunale: «Mi affiancheranno in questo splendido viaggio il vicesindaco Giuseppe Evangelista e gli assessori Luca Di Ruzza, Rita Di Sotto e Marianna Tomassi come assessore esterno». Le deleghe non sono ancora state conferite. Nel frattempo le campane hanno porta bene e il divieto di sosta non ci sarà più.
Vincenzo Caramadre
Giovanni Del Giaccio
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