A mettere nero su bianco la pericolosità dei pini marini (ma anche di alcune querce), lungo la via Casilina è stato il responsabile dell’ufficio tecnico del comune di Castrocielo, l’ingegner Giuseppe Evangelista e il comandante della polizia locale Silvio Della Torre, incaricati dal sindaco Filippo Materiale di eseguire una dettagliata ricognizione sull’ex Strada Statale numero 6.
«Dalla ricognizione della via Casilina - si legge nella relazione - è stata accertata la situazione di pericolo, derivante dalle piante di pino al alto fusto e dalle querce fiancheggianti l’intero tratto ricadente nel territorio di Castrocielo. A causa delle recenti avversità atmosferiche le piante di pino, ma anche le querce, hanno subito notevoli sollecitazioni per il fenomeno delle oscillazioni e dello scuotimento dei tronchi e delle chiome. Inoltre - si legge ancora nella relazione - dall’esame a vista si denota un aggravamento dell’instabilità dei tronchi, poiché gli stessi si discostano dall’allineamento verticale, da qui la necessità di procedere ad un intervento radicale di abbattimento di tutte le alberature di alto fusto esistenti sul tratto di via Casilina».
Il sindaco Materiale, avuta la relazione, ha scritto una relazione assai esplicita ad Astral, Regione, Protezione Civile, e carabinieri. «Si raccomanda - ha scritto il primo cittadino di Castrocielo - di tenere in debita considerazione la relazione e di prestare ascolto alle segnalazioni di pericolo. Occorre ribadire che, di fronte ad un pericolo incombente, non bisogna perdere tempo in fantomatici pareri paesaggistici e simili. Queste sono soltanto inutili perdite di tempo sempre! Sempre disposizione per sopralluoghi congiunti».
Nel frattempo vanno avanti le indagini della Procura sulla dinamica dell’incidente che c’è stato il 29 ottobre quando la Smart all’interno della quale viaggiavano Rudy Colantonio è Antonio Russo è stata investita da un grosso pino caduto sulla carreggiata. I Carabinieri hanno sequestrato quel che resta del tronco del pino crollato. Lo hanno imbustato con un sacco nero al fine di evitare esposizioni agli agenti atmosferici che potrebbero alterarne la consistenza. Ad inizio settimana il Pm nominerà un agronomo per verificare la consistenza del pino caduto, da qui eventuali responsabilità sulla mancata manutenzione.
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