Presidente e direttore di Ater Frosinone nella società a cui danno gli incarichi, indaga la Finanza

Il caso è finito anche all'attenzione dell'Anticorruzione

Presidente e direttore di Ater Frosinone nella società a cui danno gli incarichi, indaga la Finanza
di Pierfederico Pernarella
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Mercoledì 26 Aprile 2023, 06:57 - Ultimo aggiornamento: 10:47

Possono il direttore generale e il presidente di un'azienda pubblica ricoprire allo stesso tempo incarichi di vertice in una stessa società privata che prende incarichi dall'azienda pubblica? È la domanda che si stanno facendo la guardia di finanza e l'Anticorruzione che, ognuna nei campi di propria competenza, si stanno occupando dei legami tra l'Ater di Frosinone e la Confeservizi. Un groviglio di incarichi double face in cui ci sono di mezzo gli appalti con i fondi del Pnrr e altre consulenze che valgono milioni di euro.
Il presidente dell'azienda che gestisce l'edilizia pubblica in provincia di Frosinone, l'avvocato Andrea Iannarilli, è anche presidente della Confservizi, un'associazione di diritto privato che offre consulenze in materia di pubblica amministrazione. Della Confservizi era direttore generale Massimo Serafini, ruolo dal quale si è messo in aspettativa per assumere lo stesso incarico all'Ater di Frosinone. Ma Iannarilli è anche presidente della Confservizi Cispel srl, società partecipata da Confservizi, di cui è amministratore delegato Massimo Serafini.
Quindi, riassumendo, il presidente e il direttore generale dell'Ater di Frosinone ricoprono incarichi in una società (la Confervizi Cispel srl) che è lo «strumento operativo», come si legge sul sito web, dell'associazione (la Confservizi Lazio) a cui l'Ater ha affidato la gestione di appalti milionari, il servizio di stazione unica appaltante ed altre procedure come il recente concorso per assunzioni di a tempo indeterminato. Le fatture pagate dall'Ater alla Confservizi sono intestate proprio alla Conferservizi Cispel srl. Gli atti di nomina, che risalgono alla fine del dicembre dello scorso anno, sono finiti tra le carte acquisite dalla guardia di finanza che sta svolgendo gli accertamenti su delega del sostituto procuratore di Frosinone Samuel Amari. Il fascicolo, per ora contro ignoti, è stato aperto dopo un esposto.
GLI APPALTI
I militari delle Fiamme Gialle stanno verificando la legittimità dei rapporti tra Ater e la Confservizi che tra le altre cose ha ottenuto la gestione degli appalti del Pnrr senza alcuna gara d'appalto ma in forza di un accordo quadro. Accordo siglato sulla base del fatto che l'Ater sarebbe a corto di organico. E così per la progettazione degli interventi di riqualificazione con i fondi del Pnrr alla Confservizi Lazio finiranno circa un milione e mezzo di euro. Progettazione che è stata svolta non da personale interno alla Confservizi, ma da professionisti esterni. Quindi in pratica l'associazione ha fatto da intermediario.
Alla Confservizi sono stati affidati anche altri incarichi di progettazione, per un importo totale fino a 2,4 milioni di euro, per interventi edilizi non previsti dall'Accordo quadro. Con quelli del Pnrr quindi si arriva a oltre 3,7 milioni di euro. Soldi che arrivano a società in cui ricoprono incarichi di vertice gli stessi vertici dell'Ater.
E la presenza nella stessa società (la Cispel Confservizi srl) di Iannarilli e Serafini, presidente e direttore generale dell'Ater, è andata ad arricchire il fascicolo dell'Anac aperto sul doppio ruolo di Iannarilli (presidente sia di Ater che di Confeservizi) che ora diventa triplo in qualità di presidente di una società di cui è amministratore delegato il direttore generale dell'azienda pubblica, l'Ater, di cui dovrebbe controllare l'operato. I vertici dell'azienda pubblica dal canto loro hanno sempre assicurato la piena legittimità di queste procedure.
 

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