Aveva rubato una Panda vecchia di 38 anni, arrestato dopo una folle fuga

I carabinieri hanno fermato un 38enne di Cassino

La vecchia Panda rubata e ritrovata dai carabinieri
di Alberto Simone
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Venerdì 17 Febbraio 2023, 07:36 - Ultimo aggiornamento: 10:23

L'immatricolazione risale al 1984: dopo 38 anni, una Fiat Panda è sopravvissuta' anche ad un furto e ad un rocambolesco inseguimento, adesso sarà riconsegnata al proprietario. La disavventura della vecchia utilitaria era iniziata giovedì scorso quando il proprietario, un signore residente nella frazione di Sant'Angelo, si era recato al centro di Cassino, in una traversa di viale Dante, per prendere il caffè con un amico. Una pausa breve, poco più di 10 minuti, che sono stati però sufficienti ai malintenzionati per far sparire il mezzo, avvantaggiati anche dal fatto che non era stata chiusa e le chiavi erano a portata di mano.

«È una macchina vecchia, la uso quasi esclusivamente per andare in campagna.

Quella mattina ho dovuto raggiungere un mio amico e sono andato in centro a Cassino. Il tempo di prendere un caffè, e non ho più trovato la mia Panda. Mai avrei potuto immaginare che qualcuno potesse essere interessato a rubare un'auto di 38 anni», aveva spiegato l'uomo vittima del furto dopo aver sporto regolare denuncia ai carabinieri di Cassino. E sono stati proprio gli uomini dell'Arma agli ordini del maggiore Anastasia a ritrovare il veicolo in meno di una settimana.

I carabinieri nei giorni scorsi hanno avvistato la Panda rubata, ma l'uomo alla guida, alla vista dei militari è iniziato a fuggire a bordo della vecchia utilitaria trafugata qualche giorno prima. A quel punto è iniziata una rocambolesca fuga per le strade di Cassino e l'uomo ha fatto perdere le proprie tracce, ma poco dopo è stato intercettato e, una volta fermato, ha tentato di scappare nuovamente.

Per farlo ha aggredito uno dei militari che ha riportato diversi giorni di prognosi ma, grazie al repentino intervento di altri carabinieri, l'uomo è stato assicurato alla giustizia e dovrà rispondere, dinanzi al tribunale di Cassino, di resistenza e lesioni aggravate nei confronti di pubblico ufficiale della ricettazione del veicolo provento di furto su cui viaggiava. Si tratta di un 37enne romano stabilmente domiciliato a Cassino, già noto alle forze dell'ordine, che è stato arrestato ed ora è finito ai domiciliari.

L'EMERGENZA

La Fiat Panda verrà ora riconsegnata al suo legittimo proprietario, ma non è l'unico furto di auto e nelle auto che si è verificato a Cassino e nel comprensorio nei giorni scorsi. Sempre la scorsa settimana colpi simili sono stati messi a segno a Cervaro, in pieno giorno e nelle strade centrali. Di recente, in via Pascoli a Cassino, sono stati invece rubati alcuni computer di bordo in due veicoli mentre dal parcheggio del cimitero di San Bartolomeo i malfattori hanno fatto sparire la valigetta di un professionista e la borsa di una signora lasciati nelle auto mentre facevano visita ai proprio cari.

«Sarebbe opportuno dotare l'area di telecamere di videosorveglianza dato che non è la prima volta che accadono questi episodi, anche in passato nel parcheggio si sono verificati dei furti alle auto in sosta» spiegano alcuni cittadini che in maniera più assidua si recano al camposanto. Più telecamere vengono richieste anche per quel che riguarda il centro cittadino, dove nelle scorse settimane sono stati messi a segno alcuni colpi notturni in diverse attività commerciali.

Intanto, nella giornata di ieri, è stato rinvenuto l'anfiteatro in 3d che era stato collocato nella centralissima piazza Labriola. Lo ha ritrovato tra i rifiuti un addetto della società che si occupa della differenziata a Cassino. L'opera d'arte, realizzata a corredo dell'infopoint installato tra piazza Labriola e corso della Repubblica, era sparita dalla nicchia nella quale era stata posizionata alcune settimane fa. La scarsa illuminazione e la mancanza di telecamere hanno permesso ai vandali di agire indisturbati e di far sparire la scultura per poi gettarla tra i rifiuti. La zona dov'è stata rinvenuta è frequentata quasi esclusivamente da gruppi di adolescenti che probabilmente hanno usato l'anfiteatro come un pallone.
 

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