Scrittore di Cassino stroncato da un malore, il parroco: «Ecco il testamento che Fabio lascia ai giovani»

Scrittore di Cassino stroncato da un malore, il parroco: «Ecco il testamento che Fabio lascia ai giovani»
di Elena Pittiglio
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Martedì 11 Agosto 2020, 07:00 - Ultimo aggiornamento: 12 Agosto, 10:42

Il testamento che Fabio lascia ai giovani di Cassino è questo: non andate dietro a false chimere ma date importanza a ciò che veramente fonda la vostra vita. E ciò che fonda la vostra vita è la lettura, l’arte, il linguaggio dell’anima e del corpo, la cultura, la sapienza».

E’ stato sintetizzato con queste parole da don Giovanni De Ciantis, durante una toccante cerimonia, il manifesto culturale che Fabio Giardina lascia in eredità alla sua città ma, in particolare, ai giovani per i quali si è sempre impegnato. Lo scrittore e studioso cassinate è morto a 44 anni sabato notte, a causa di un arresto respiratorio che non gli ha lasciato scampo. Fabio per alcuni anni aveva svolto servizio come ausiliario del traffico presso il Comune.

Un lavoro che ha abbandonato quasi subito. Tutti lo ricordano per l’attività culturale e sociale che ha sempre portato avanti; un cammino tracciato che ora lascia da esempio alle giovani generazioni. Sin da giovanissimo è stato protagonista della vita degli Argonauti, il Centro di aggregazione che organizzava eventi di punta per i ragazzi. Nella chiesa di San Giovanni a Cassino, ieri pomeriggio, per i funerali, ai familiari si sono uniti gli amici con cui ha condiviso anni di impegno sociale, i giovani della città e i bambini del Campus, che accompagnati dalle loro mamme lo hanno voluto salutare facendo volare dei palloncini colorati.

«Fabio – sottolinea don Giovanni nell’omelia – è una persona che si è fatta amare, ha saputo costruire relazioni, ha saputo vivere bene la vita, aiutando gli altri a vivere bene la loro vita. Che cosa ci insegna Dio attraverso questa morte?» si chiede il sacerdote. «L’insegnamento che traiamo da questa morte – continua il sacerdote – è che la vita è il dono più bello, un dono prezioso, unico che ognuno di noi è chiamato a custodire. E per custodirla dobbiamo viverla in maniera bella. Fabio ha dedicato la sua vita alle cose belle. Ora – rivela don Giovanni - direbbe non sprecate un solo giorno e un istante. Imparate a vivere bene e nell’amore, facendo del bene a chi si trova in condizioni più disagiate».

Nel dare l’ultimo saluto al giovane appassionato di scrittura, autore del libro “La bambina e l’elefante”, il parroco ha concluso: «Da lassù proteggi i ragazzi e i bambini di Cassino, le persone con cui ogni giorno hai condiviso spalla a spalla il tuo cammino, i tuoi cari». Il Comune in segno di lutto ha deciso di annullare l’evento cinematografico previsto a piazza San Giovanni.

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