Frosinone, tentato omicidio in viale Mazzini: nuovo sequestro di droga, la polizia ha il nome dell'aggressore

Frosinone, tentato omicidio in viale Mazzini: nuovo sequestro di droga, la polizia ha il nome dell'aggressore
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Venerdì 27 Novembre 2020, 14:13 - Ultimo aggiornamento: 14:14

A seguito del tentato omicidio avvenuto la scorsa settimana in viale Mazzini a Frosinone, gli agenti della squadra Mobile agli ordini del dirigente Flavio Genovesi, hanno effettuato una serie di servizi , mirati ad individuare la persona che, a seguito di una lite, ha inferto due fendenti al torace di Luca Pinto, un 38enne originario di Supino ma da anni residente nel capoluogo ciociaro. 

Pinto, a causa di una estesa emorragia, ha lottato tra la vita e la morte per alcuni giorni. Fortunatamente i medici dell’ospedale "Spaziani" di Frosinone sono riusciti a salvarlo. Ma la degenza nel nosocomio frusinate sarà ancora molto lunga.

Tornando ai servizi avviati dagli agenti della squadra mobile per stringere il cerchio intorno all’autore dell'accoltellamento, sono state effettuate una serie di perquisizioni a tappeto in numerose abitazioni. E proprio nel corso di una di queste ispezioni, messa in atto nello stesso palazzo teatro dell’accoltellamento, nell’abitazione di un pregiudicato, sottoposto agli arresti domiciliari, sono stati rinvenuti oltre 200 grammi di marijuana, sostanza del tutto simile a quella trovata nell’appartamento perquisito in occasione dell’intervento per il tentato omicidio dove i poliziotti avevano rinvenuto, ben occultato in una damigiana, un chilo della stessa sostanza stupefacente.

Al momento gli uomini agli ordini del dirigente Flavio Genovesi stanno cercando di ricostruire, grazie proprio alle varie perquisizioni ed ai sequestri che ne sono conseguiti, l’ambiente nel quale è maturato il grave gesto, che solo per un caso fortuito non ha avuto un epilogo più tragico.

Tutti questi elementi inoltre hanno permesso di ricostruire la vicenda e tracciare l’identikit dell’autore dell’accoltellamento, maturato, secondo gli investigatori, nell’ambito dell’attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti.

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