Frosinone, gli studenti scendono in piazza: «No al doppio turno»

Frosinone, gli studenti scendono in piazza: «No al doppio turno»
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Mercoledì 6 Ottobre 2021, 07:46 - Ultimo aggiornamento: 07:48

Autonomia scolastica e il no assoluto al doppio turno d’entrata e di uscita dagli istituti superiori. Sono questi i motivi che, ieri mattina, hanno portato oltre 200 studenti a radunarsi in una manifestazione andata in scena in piazzale Vittorio Veneto, parte alta del capoluogo.
“No doppi turni”, “orari da fabbrica senza operai” e “diritto allo svago” sono alcuni degli striscioni srotolati ieri dai ragazzi nel loro raduno. Ad organizzare la giornata di mobilitazione studentesca, i rappresentanti di alcune scuole superiori della Provincia ciociara.
«Vogliamo che sia data alle scuole la possibilità di autogestirsi a seconda delle proprie esigenze – ha spiegato Giuseppe Manzo, rappresentante d’istituto del liceo “Francesco Severi” di Frosinone – in questo rientro abbiamo molte criticità, come il doppio turno e i trasporti, alcune linne mancano e molti bus sono pieni. Vogliamo più confronto e più comprensione dagli organi istituzionali, affinché non ci siano più questi problemi». Gli fa eco anche Alessandro Ottaviani, rappresentante d’istituto del liceo classico “Norberto Turriziani” del capoluogo. «I motivi per cui siamo qui sono gli stessi dell’anno scorso. Siamo rientrati con un doppio turno scaglionato, per lo più con l’obbligo per il triennio di entrare al secondo turno. Quindi, non c’è la possibilità per le scuole di gestirsi con gli orari e fare una turnazione. Queste non sono soluzioni, considerando che ci sono ragazzi che tornano tardi a casa. Chiediamo l’abolizione del secondo turno d’entrata o, per lo meno, di lasciare autonomia alle scuole».
Durante la manifestazione, alcuni studenti al megafono hanno testimoniato il loro disagio, causato dai doppi turni d’entrata, come Flavio, studente del liceo artistico “Bragaglia” di Frosinone: «Prendo il bus alle 8 e 40 per entrare alle 9 e 40 – ha spiegato- E vengo da Ceccano, neanche a 10 km. Esco da scuola alle 15 e 30 e il bus passa davanti l’istituto alle 15 e 20, quindi devo uscire prima e perdere ore scolastiche. Oppure, se esco in orario, l'autobus che passa davanti alla scuola per tornare a casa è alle 17 e 10. Così, per fare 10 km, torno a casa tardi, non potendo più far nulla».
Verso le 10 e 30, poi, 5 rappresentanti degli studenti sono stati accolti, per circa un’ora, dal Prefetto di Frosinone, Ignazio Portelli. A margine dell’incontro, lo stesso Prefetto ha spiegato: «C’è la nostra massima attenzione su queste tematiche. Per quanto riguarda i trasporti all'uscita delle scuole, gli 8 orari che vengono prospettati dalle scuole, creano parecchie difficoltà. E' impossibile coprire 8 fasce orarie d'uscita diverse tra loro. E' necessario che gli orari vengano accorpati e razionalizzati». Diverse scuole, infatti, applicano una durata delle lezioni diversa: in alcuni istituti le lezioni sono di 45 minuti, in altri di 50 e in altri ancora di 60 minuti. Sull’orario scaglionato, invece, dalla Prefettura ribadiscono come la didattica è assoluta competenza dei vari uffici scolastici, regionale e provinciale, e del Ministero della Pubblica Istruzione.
L’umore degli studenti, dopo l’incontro, è invece spiegato da Fausto Palladino, rappresentante del “Severi”: «Abbiamo illustrato le problematiche dei doppi turni e dei trasporti. Ci è stato detto che è necessaria una coordinazione dei dirigenti scolastici per unificare i turni e gli orari delle lezioni, in modo da avere un orario unico per agevolare il trasporto. Non siamo soddisfatti perché non c’è una corrispondenza tra i trasporti e l’istruzione, come se scaricassero barile l’un con l’altro, anziché collaborare per trovare una soluzione per noi studenti».
Nel pomeriggio, poi, una delegazione di studenti e di genitori di vari alunni, raggruppati in un comitato spontaneo di famiglie che contesta le modalità di questo rientro scolastico, è stata ricevuta dall’assessore regionale al Lavoro, Formazione e Scuola, Claudio Di Berardino, in un incontro privato. 

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