I magistrati, in pratica, hanno sospeso l’efficacia dell’atto della Regione Lazio, pubblicato l’8 ottobre 2015, con il quale si è preceduto alla determinazione della tariffa definitiva per l’accesso dei rifiuti urbani all’impianto di selezione e trattamento per la produzione di Cdr alla Saf di Colfelice. Una tegola da 10 milioni di euro per comuni ciociari. Una vicenda tutta giuridica, scaturita da una precedente sentenza del Tar sui ritardi di adeguamento delle tariffe, ma che ora trova il fermo parare, almeno per la fase cautelare, del Tar di Latina.
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