Il dossier Ispra: la provincia di Frosinone è quella che produce meno rifiuti nel Lazio

Il dossier Ispra: la provincia di Frosinone è quella che produce meno rifiuti nel Lazio
di Matteo Ferazzoli
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Mercoledì 6 Gennaio 2021, 10:03 - Ultimo aggiornamento: 13:20

Frosinone tra le province italiane ad aver prodotto il minor numero di rifiuti, rapportato agli abitanti, di tutto il Paese. Sale in Ciociaria anche il livello della raccolta differenziata ma il dato posiziona Frosinone al terzo posto nella Regione Lazio, a pari merito con Viterbo. Questo quanto emerge dal “Rapporto Rifiuti Urbani” dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), pubblicato negli scorsi giorni, che ha analizzato la situazione di tutto il Paese e, raccogliendo i dati dell’anno 2019, ha delineato il quadro chiaro della situazione legata ai rifiuti urbani delle città italiane.

Il territorio

Per quanto riguarda, dunque, le province italiane con i più bassi valori di produzione dei rifiuti pro capite, c’è anche quella di Frosinone. Nel territorio ciociaro si registra, infatti, un valore annuo di produzione dei rifiuti pari a 367,8 kg a cittadino. Il dato è il più basso del Lazio ma anche di tutto il Centro Italia in cui la Ciociaria è l’unica provincia con una produzione sotto i 400 kg/abitante. Con questo valore Frosinone è tra le 11 province ad aver prodotto meno rifiuti in base al numero dei cittadini. Al primo posto di questa classifica, c’è Potenza con 322 kg pro capite, seguita da Enna, 329 kg e Avellino, con una produzione di 355 kg ad abitante. La media italiana, invece, registra che ogni cittadino del Paese, in un anno, ha prodotto circa 500 chilogrammi di rifiuti.

I dati

Nel 2019, quindi, il totale dei rifiuti urbani prodotti in Ciociaria è di 178.484 tonnellate. Dei rifiuti prodotti questi, circa 80.700 tonnellate sono composte da rifiuti indifferenziati e ingombranti misti a smaltimento mentre il resto, circa 97.800 tonnellate sono stati differenziati. La percentuale, dunque, della raccolta differenziata della provincia di Frosinone, per il 2019, è pari al 54,8%, per un pro capite annuo pari a 201,5 kg.
Dati che migliorano rispetto agli scorsi anni. Nel 2017 la percentuale della raccolta differenziata era del 45,8% e nel 2018 del 50,4%. Anche se, con il dato percentuale dei rifiuti differenziati del 2019, nel Lazio, Frosinone si colloca terza, insieme a Viterbo. In testa c’è Rieti, con il 58,6% dei rifiuti differenziati, poi Latina, 56,3% ed ultima la città di Roma col il 51%. I rifiuti maggiormente differenziati in Ciociaria sono stati quelli organici, 36.490 tonnellate, seguiti dal vetro, 24.400 tonnellate, dalla carta ed il cartone,19.540 tonnellate e dalla plastica, 5.210 tonnellate.

L’obiettivo

Nel rapporto Ispra, viene anche riportato il Piano della Regione Lazio per la gestione dei rifiuti che detta le linee programmatiche per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti e indica il relativo fabbisogno di impianti. «Il Punto cardine del piano – si legge nel dossier- è il passaggio da un'economia di tipo lineare a un'economia di tipo circolare in cui la quantità dei rifiuti destinati a smaltimento diminuisce, mentre aumenta il recupero ed il riutilizzo. Questo principio, dettato dalla normativa europea, viene introdotto nel Piano con azioni volte a diminuire la produzione dei rifiuti, ad aumentare la raccolta differenziata, il riciclo e il riuso. L'obiettivo minimo da raggiungere per quanto riguarda la raccolta differenziata è fissato al 70 % entro il 2025».

Le città ciociare più virtuose

Andando poi fuori dal dossier “Rifiuti Urbani”, ma analizzando i dati del catasto rifiuti, sempre dell’Ispra, si nota che in Ciociaria, secondo i dati del 2019, la città con la percentuale di raccolta differenziata maggiore è Patrica, con l’83,6%. Subito dopo Colle San Magno, col il 78,5% e Ceprano, con il 75,4%. Tra le città ciociare con più abitanti, invece si distinguono Alatri, con il 72,4% di raccolta differenziata, Ceccano, con il 71,5% e il capoluogo frusinate, con una percentuale del 69,4%.

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