Frosinone, Parco del Fiume Cosa: si valuta la strada del Recovery Fund

Una foto del Fiume Cosa dopo l'esondazione dello scorso dicembre
di Matteo Ferazzoli
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Venerdì 22 Gennaio 2021, 08:48

Arrivano novità per il Parco Fiume Cosa: si sta valutando l’istituzione, nei prossimi giorni, di un tavolo inter e sovracomunale per verificare la possibilità di poter usufruire del Recovery Fund per finanziare gli interventi. La notizia è emersa dopo la proposta di Anselmo Pizzutelli, presidente del Laboratorio Scalo, risalente a qualche giorno fa, di utilizzare i fondi europei per il Parco Fiume Cosa, supportata anche dai consiglieri d'opposizione Marco Mastronardi, di “Frosinone Indipendente” e da Angelo Pizzutelli, capogruppo Pd.
 

Il Comune

A spiegare l’intenzione dell’Amministrazione comunale è il sindaco Nicola Ottaviani: «La proposta di utilizzare i fondi del Recovery Fund per la riqualificazione del corso fluviale del Cosa, soprattutto in un contesto intercomunale, è sicuramente suscettibile di apprezzamento e di attenta analisi delle potenzialità, tenuto conto anche del fatto che la tutela dell’ambiente dovrebbe costituire uno degli elementi di accesso facilitato alla provvista finanziaria messa a disposizione dall'Europa. Nei prossimi giorni – continua il sindaco- attiveremo un tavolo di confronto, anche di carattere sovracomunale, per esplorare la fattibilità dell’iniziativa. Temiamo, soltanto, però che il Governo non abbia in questo momento ancora messo a fuoco le declinazioni pratiche e territoriali dell’utilizzo di questi fondi, poiché se la macchina amministrativa e ministeriale è la stessa che ogni anno riconsegna all'Europa circa il 70% dei fondi destinati all'Italia, che rimangono non spesi, allora, le prospettive di impiego non sembrano sicuramente rosee».

La storia

Nel 1988, il Consiglio comunale approvò, con una delibera, l’istituzione del Parco delle Antiche Mole, ossia il parco del Cosa. Nel 2013, arrivò un’altra delibera, la 26, in cui l’assise comunale ribadiva la volontà di valorizzare e tutelare l’area che costeggia il Cosa, promuovendo la riqualificazione della zona.

Ottaviani, sulle sorti di quell’atto, afferma: «Stiamo attenendo ancora che Regione o Ministero diano un cenno di riscontro per finanziare un vero e proprio progetto preliminare per la riqualificazione delle sponde idrauliche del Fiume, che si estende sull'area urbana ed extraurbana per circa 10 km. Importi di questo tipo non sono certamente alla portata del singolo Ente locale ma hanno bisogno di un supporto che vada oltre i confini dei singoli comuni».

L’opposizione

Nel dibattito sul Parco Cosa è intervenuto anche il consigliere d’opposizione Marco Mastronardi: «Utilizzare il Recovery è una proposta sensata, visto che, come rimarcato sempre dal Laboratorio Scalo, la progettazione del Parco Cosa necessita di un approccio progettuale d’insieme, proprio per l’elevato profilo strategico, oltre che per l’indubbia valenza ambientale, che una città nelle condizioni di Frosinone dovrebbe avere al primo posto nelle priorità. Il Parco Cosa si può fare. Serve coraggio».

Per il consigliere di “Fr Indipendente”, dunque, si potrebbe iniziare da un «concorso pubblico di idee che può partire dalle proposte progettuali risalenti al concorso fatto dal Comune nel 1993, per giungere ad un nuovo progetto adattato alle attuali esigenze. Un processo di formazione di una nuova proposta progettuale che veda la partecipazione di associazioni e cittadini, tutti uniti – conclude- verso l’obiettivo comune».


 Angelo Pizzutelli consigliere Pd, in una nota, afferma: «Stanno per arrivare miliardi di euro del Recovery Fund, un’opportunità da non perdere. Per questo, in qualità di capogruppo del Pd, chiedo all’Amministrazione la convocazione di un tavolo tecnico al fine di poter presentare una proposta che possa ricevere il benestare della Regione Lazio e del Governo e consentire a Frosinone di coltivare un sogno che proviene da lontano. Al Sindaco ed alla Giunta, chiedo di riunire le forze politiche, senza trascurare le associazioni, per sviluppare un progetto che possa far accendere i riflettori su questo obiettivo».

 

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