Frosinone, operaio di Settefrati
trovato morto nel bosco: è giallo

Frosinone, operaio di Settefrati trovato morto nel bosco: è giallo
di Sonia Paglia
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Lunedì 14 Luglio 2014, 13:19 - Ultimo aggiornamento: 21:53
Una corda appesa a un albero e stretta al collo in posizione genuflessa. Cos stato trovato Davide Fanone, 40 anni, originario di Settefrati, operaio edile, per gli amici Serpico. Erano circa le 19.30, quando in un bosco in localit Vallone Siriente, nelle vicinanze degli impianti sciistici di Pescasseroli, in Abruzzo, centro non lontano dal versante laziale del Parco nazionale, un cameriere residente nella cittadina, mentre portava a spasso il suo cane, ha scoperto il corpo esanime dell'operaio, allertando immediatamente i volontari della Croce Rossa italiana. Purtroppo per l'uomo non c'era pi nulla da fare. Il suo cuore aveva cessato di battere e il medico di turno non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Sul posto, per i rilievi del caso, sono intervenuti i carabinieri della stazione di Pescasseroli, coordinati dal maresciallo Walter Giganti, coadiuvati dai colleghi del Norm di Castel di Sangro, agli ordini del capitano Pasquale De Corato.

Davide Fanone, sabato mattina, intorno alle 9.30 sarebbe stato visto prendere un caffè in un bar di Gallinaro, dove viveva con la sua compagna, dipendente comunale. A qualcuno avrebbe detto che si sarebbe recato dal meccanico. Nel tardo pomeriggio, i familiari, non vedendolo rientrare a casa e dopo aver provato invano a contattarlo sul cellulare (da quanto emerso sembra che risultasse spento), hanno dato l'allarme. Gli inquirenti cercano una motocicletta di colore nero con i cerchi gialli, con cui la vittima si sarebbe spostata dal Lazio raggiungendo Pescasseroli, e una giacca in pelle. E' stato difficoltoso da parte dei carabinieri identificare il corpo del centauro in quanto sprovvisto di documenti di identità.

Il cadavere di Davide Fanone non presentava apparenti segni di violenza. Al momento, l'ipotesi avanzata dai carabinieri sembrerebbe quella del suicidio, anche se gli investigatori stanno svolgendo indagini approfondite per accertare i motivi che avrebbero indotto Fanone a compiere il gesto. La salma è stata condotta nell'obitorio di Sulmona per la ricognizione esterna.

La vicenda presenta risvolti non ancora chiari anche perché Fanone era conosciuto in paese come persona normalissima. Resta da capire, qualora si trattasse di suicidio, perché abbia deciso di interrompere i suoi giorni di vita proprio a Pescasseroli, facendo in modo di rendere non agevole la sua identificazione, il ritrovamento dei suoi effetti personali e della moto utilizzata per raggiungere la località. L'operaio soffriva di diabete e aveva fatto una dieta perdendo circa 20 chili. Ultimamente lamentava un malore alla schiena. Lascia i genitori, una sorella e la sua compagna. «Resto incredulo - commenta il sacerdote del paese d’origine don Antonio Molle -. Davide era un mio parrocchiano, persona semplice, un lavoratore. Preghiamo per la sua anima». Tanti i commenti sulla sua bacheca di Facebook dove è immortalato sorridente con una bandana posizionata sulla fronte e il suo pizzetto bizzarro, mostrando con orgoglio i risultati ottenuti con la dieta.

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