Frosinone: nonostante l'ordinanza
anti-prostituzione lucciole
in strada è solito via vai dei clienti

Frosinone: nonostante l'ordinanza anti-prostituzione lucciole in strada è solito via vai dei clienti
di Alessandro Redirossi
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Sabato 12 Agosto 2017, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 17 Agosto, 08:45
Nessuno si aspettava che un’ordinanza comunale potesse far scomparire dalle strade il fenomeno della prostituzione. Ma chi perlomeno auspicava un drastico ridimensionamento nei primi giorni dell’entrata in vigore del provvedimento deve essere rimasto per ora deluso.

IL SOLITO DESOLANTE SPETTACOLO
Ieri in piena mattinata, percorrendo le strade contigue alla zona Asi del capoluogo, si è potuto assistere al solito desolante spettacolo di tutti i giorni, nonostante l’ultima ordinanza emessa dal sindaco Nicola Ottaviani giovedì. Un atto, con durata dal 10 agosto al 30 settembre, finalizzato al contrasto ai pericoli per la circolazione stradale, la pubblica incolumità e la sicurezza urbana connessi all’esercizio della prostituzione in strada. Ordinanza che si inserisce all’interno di un percorso avviato dai sindaci con il coordinamento della Prefettura. A Frosinone è stato individuato nell’ordinanza del sindaco anche un elenco di strade in zona Asi in cui mettere in campo provvedimenti per contrastare la prostituzione. In particolare in queste vie, ma in generale su tutto il territorio, viene vietato a chiunque di «porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento» con riferimento al ricorso a abbigliamento indecente, allo stazionamento e all’adescamento di clienti attraverso «atteggiamenti di richiamo». Il divieto non riguarda solo le prostitute ma anche i potenziali clienti che non possono fermarsi a chiedere informazioni o, a bordo del veicolo, sostare per “contrattare” con la prostituta. Le violazioni (dal lato delle prostitute e dei clienti), al di là di eventuali sanzioni penali e amministrative, vengono  punite con multe che vanno dai 25 ai 500 euro.

I CLIENTI NON SCAPPANO
Ma la messa in campo dell’ordinanza non sembra per il momento aver generato particolari patemi in diversi clienti, così come in chi sfrutta la prostituzione sul territorio. Ieri in piena mattinata, fra le 11 e le 12, su via Armando Vona (il principale stradone della zona Asi) si è potuto assistere a un'emblematica violazione dell’ordinanza del sindaco alla luce di un sole cocente. La prostituta staziona nel cuore della trafficatissima rotatoria che collega l’Asse attrezzato ai principali centri commerciali. Un potenziale cliente accosta, mentre al suo fianco sfrecciano mezzi che "dribblano" la vettura in sosta. I due parlano e poi la prostituta apre lo sportello del futuro cliente. Proprio l'ordinanza vieta «di eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale» compresa la sosta o fermata al fine di contrattare prestazioni o richiedere informazioni alle prostitute a bordo strada. Nell’ordinanza del 10 agosto del sindaco, la prima arteria nell’elenco delle vie particolarmente monitorate, è via Cesari in zona Selva dei Muli. È qui che, ieri mattina, si potevano contare in pochi metri, fino a via Selvotta (altra strada nell’elenco di quelle attenzionate), almeno 5 prostitute: sotto un sole asfissiante, coperte solo da un ombrello e abiti succinti. Proprio i comportamenti vietati dall’ordinanza ma a cui le schiave del sesso devono piegarsi, a tutto vantaggio dei loro sfruttatori. Poco più in là, in via Pietra Rotonda (altra strada attenzionata) una prostituta, appena scesa da un’auto, si riposiziona su uno sgabello di fortuna, con l’ombrello.

Insomma l’ordinanza per ora non sembra aver fatto scappare a gambe levate i clienti e chi sfrutta la prostituzione. A far rispettare i provvedimenti sono chiamate le varie forze armate in concorso: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia provinciale e Polizia locale. A livello comunale i Vigili, sotto organico a Frosinone (sono 40 e dovrebbero essere 150), fino a ieri pomeriggio non avevano comminato alcuna multa, ma pare che sarà intensificata progressivamente l’attività di controllo. Per ora niente di nuovo sotto il sole dello "stradone".
 
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