Frosinone, la Confesercenti:
«Contrari a un nuovo polo
di negozi in periferia»

Frosinone, la Confesercenti: «Contrari a un nuovo polo di negozi in periferia»
di Stefano De Angelis
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Giovedì 25 Luglio 2019, 16:53

«Non siamo d’accordo sul progetto di un altro polo commerciale alla periferia del capoluogo. In ballo non c’è soltanto il futuro dei tanti negozi, gradi e piccoli, che insistono nei centri urbani, ma si pone anche una questione di carattere sociale e di vivibilità dei cittadini». È quanto sostiene Antonio Bottini, presidente di Confesercenti Frosinone.

All’indomani dell’adozione della variante al piano regolatore consortile da parte dell’assemblea dell’Asi, Bottini esorta il mondo della politica a rimettere al centro dei programmi la rivitalizzazione dei centri storici. «Non siamo affatto favorevoli alla trasformazione dell’area ex Permaflex in un sito di tipo commerciale - ha spiegato -. Non resteremo a guardare, esamineremo tutta la documentazione e siamo pronti ad adire le vie legali. Ormai i centri storici, dove nel tempo hanno chiuso migliaia di negozi, sono desertificati. La nascita di centri commerciali, peraltro un modello già superato per l’avvento dell’e-commerce, quindi degli scambi online, a nostro giudizio dovrebbe far riflettere su due questioni rilevanti: la sicurezza e la vivibilità dei cittadini non solo di Frosinone, ma anche di Ceccano, Ferentino e Anagni. Il rischio - aggiunge Bottini - non è soltanto quello di un ulteriore impoverimento dei centri storici. I negozi aperti o illuminati di notte, infatti, contribuiscono in maniera positiva al sistema sicurezza: i cittadini si sentono più tranquilli. E poi con le attività chiuse e con le vetrine spente lungo le strade e i vicoli, dove andrebbero a passeggiare? Ecco che s’inserisce anche la questione vivibilità».
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