Frosinone, la proposta in Regione: «Lo Schioppo diventi monumento naturale»

Frosinone, la proposta in Regione: «Lo Schioppo diventi monumento naturale»
di Matteo Ferazzoli
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Venerdì 30 Luglio 2021, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 15:13

Anni fa, a Frosinone, città senza mare, un luogo naturale in cui immergersi per fare il bagno, c’era lo stesso. Ed era nell’oasi dello “Schioppo”, area verde che sorge in pieno centro urbano, sulle sponde del fiume Cosa, e che spunta, con la sua splendida cascata, a qualche chilometro dal grattacielo “Edera”, zona De Matthaeis, parte bassa della città ciociara.

Quel luogo naturale, poi, con lo scorrere del tempo, è finito nell'incuria e avvolto da anni di oblio. Niente più bagni per i frusinati che rimanevano nel capoluogo. Addio a quel polmone verde in cui poter scappare dal caos urbano.

A cercare di contrastare l’abbandono di quell'area, sono state alcune associazioni cittadine che, nel corso degli anni, con il loro impegno di volontariato, sono andate loro stesse a ripulire, a riqualificare e a liberare la zona dall'incuria di cui, puntualmente, lo “Schioppo” diveniva vittima, organizzando gratuitamente in quel posto anche visite ed eventi culturali e aggregativi.

E adesso, invece, proprio grazie all'estenuante e spesso solitaria lotta dei comitati cittadini, il capoluogo frusinate potrebbe tornare a veder splendere quel suo gioiello naturale.

Già lo scorso giugno, infatti, il Coordinamento “Schioppo Bene Comune”, agglomerato di tutte le associazioni che si prendono cura dell’area, come “Frosinone Bella e Brutta”, “Zerotremilacento”, “Rigenesi”, “Ci Vediamo in Provincia” e il circolo “Il Cigno” di Legambiente, ha inviato una richiesta ufficiale alla Regione Lazio – dopo una raccolta firme che ha portato più di 700 cittadini a sostenere questa battaglia- per istituire lo Schioppo” come “monumento naturale”.

Misura necessaria per valorizzare, riqualificare e proteggere quel polmone verde sotto ogni punto di vista.

E ieri quest’iniziativa è stata abbracciata anche dal consigliere regionale Mauro Buschini che, dopo esser stato in visita negli ultimi mesi diverse volte allo “Schioppo”, ha depositato in Consiglio regionale un ordine del giorno per impegnare la Regione Lazio proprio alla istituzione dello “Schioppo” come “monumento naturale.

Oltre la cascata, infatti, l’area, di circa 150.000 metri quadrati, è ricca di biodiversità ma ha anche un’importante valenza storica e archeologica.

«Sono luoghi che meritano una tutela ed un risanamento ambientale», spiega Buschini, che ringrazia anche l’attivismo delle associazioni ed il prezioso lavoro del Coordinamento. «Con il riconoscimento di “monumento Naturale” – aggiunge - potremo fare il primo passo verso il “Parco del Fiume Cosa”, puntando immediatamente alla realizzazione di un percorso naturalistico nel cuore della città, la messa in sicurezza della cascata e la bonifica immediata, grazie alle prime risorse che potremo ottenere».

Sulla tempistica, chiarisce: «Spero che nei prossimi giorni questo odg venga approvato e si dia inizio all'iter. Proteggere questi luoghi è, ormai, una corsa contro il tempo».

La proposta di Buschini è stata subito sposata anche da Roberta Lombardi, assessora regionale alla Transizione Ecologica: «Accolgo con favore l’ordine del giorno che impegna la Regione Lazio all'istituzione del monumento naturale», afferma.

«Mi auguro che il Consiglio regionale lo approvi perché è grazie a misure come questa che la nostra Regione può arricchirsi di nuove aree naturali protette, coerentemente con quanto indicato dagli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda ONU 2030».

L’assessora, quindi, conclude: «Ci troviamo davanti ad una proposta che nasce da un documento condiviso con il territorio, con le associazioni, i comitati e tutte quelle realtà che da anni si occupano della tutela e valorizzazione dell’area naturalistica e hanno contribuito alla sensibilizzazione verso le azioni di salvaguardia dell’area. Un connubio di tutela ambientale, impegno civile e cittadinanza attiva a cui non si può dire di no». 

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