Frosinone, il miracolo dopo l'incidente: «Ora brindo con la mia mano bionica»

Frosinone, il miracolo dopo l'incidente: «Ora brindo con la mia mano bionica»
di Annalisa Maggi
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Lunedì 28 Dicembre 2020, 16:02 - Ultimo aggiornamento: 16:10

«Questa protesi è il più bel regalo che potessi ricevere per Natale». Ancora non ci crede Danilo Di Pofi, 35enne di Ceccano, alla nuova possibilità che la moderna tecnologia applicata in campo medico gli ha dato per scartare un regalo, decorare l'abete natalizio o accendere una candela.

L'11 ottobre del 2016 è stato il giorno che ha cambiato la sua vita. Danilo faceva l'operaio in una nota fabbrica di Frosinone dove si producono materassi: «Lavoravo con la pressa a stampaggio. Quel giorno stavo svolgendo la mia mansione su un macchinario quando la mano è andata a finire sotto la pressa. Ho perso tre dita della mano sinistra, l'indice, il medio e l'anulare. Ho subito anche l'amputazione parziale di pollice e mignolo. Immediatamente dopo l'accaduto sono stato portato al pronto soccorso di Frosinone e poi d'urgenza all'ospedale Umberto I di Roma, dove sono stato operato».

 



Un'operazione di otto ore per «salvare il possibile» gli dissero i medici. Il pollice e il mignolo furono ricostruiti ma risultarono danneggiati; le altre tre dita, invece, erano andate perse. Trascorsi due anni Danilo decise di ricorrere a una protesi estetica. «Era fatta molto bene a livello estetico ricorda - però mi faceva sentire ancora più diverso, perché mi impediva di svolgere le azioni più semplici, come prendere un bicchiere.

Quindi iniziai a usarla sempre meno».

La strada percorsa per tornare a una vita apparentemente normale ben presto si rivelò un tentativo controproducente fino al giorno in cui Danilo Di Pofi si è imbattuto in un video caricato sul canale social you tube.

«Il ragazzo del video dice aveva il mio stesso problema ma muoveva la mano. Così mi sono detto allora posso farlo anche io». L'operaio ciociaro, quindi, decide che è arrivato il momento di un altro cambiamento, un passo decisive per migliorare la sua quotidianità. Ha contattato l'Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino una delle poche realtà accreditate in Italia per l'applicazione degli arti bionici e lo scorso 3 settembre si è recato in Piemonte per sottoporsi alla visita. I medici danno l'assenso all'applicazione di una protesi di ultima generazione (una I-digit Quantum, top di gamma della I-digit) che consente anche il controllo gestuale: la mano esegue delle prese memorizzate, grazie agli elettrodi posti sulla cute che traducono il movimento dell'avambraccio verso i quattro punti (avanti, indietro, destra e sinistra).

La protesi, pagata interamente dall'Inps, è composta da un guanto in silicone nel quale trovano posto gli elettrodi e una struttura superleggera in fibra di carbonio. Un'app, gestibile dal telefono, permette di agevolare l'uso della protesi. Grazie al nuovo intervento, eseguito il 18 dicembre, Danilo ha riacquistato la funzionalità della mano sinistra e adesso seguirà un percorso riabilitativo presso il Centro Don Gnocchi.

«Dovrò seguire un periodo di addestramento, così da poter usare queste nuove dita al meglio e sfruttarle al massimo. Da settembre continua Danilo - ho ritrovato in me una speranza che mi era stata portata via. Ringrazio il dottor Ariagno e la sua équipe per avermi dato l'opportunità di realizzare il mio sogno e ricominciare davvero a vivere. Ce la metterò tutta per cambiare la mia vita e tornare a essere felice grazie a questa protesi innovativa».

Il sogno di Danilo è diventato realtà all'Officina Ortopedica Maria Adelaide, realtà nata intorno agli anni '50 come officina ortopedica dell'ospedale Regina Maria Adelaide di Torino con la costruzione di tutori per pazienti affetti da poliomielite. Tra gli anni 70 e 80 l'azienda ha ampliato il suo campo operativo e ha cominciato a dedicarsi alla cura della scoliosi e del dorso curvo con la realizzazione di corsetti ortopedici fino a divenire un punto di riferimento nel settore ortopedico grazie anche all'utilizzo di tecnologie moderne e sperimentali. Danilo Di Pofi ora può brindare al nuovo anno e lo farà alzando il calice che avrà stretto con la sua mano.
 

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