Frosinone, dopo 7 mesi ripartono le palestre. Il commento dei gestori: «La vera ripartenza nel prossimo autunno»

Frosinone, dopo 7 mesi ripartono le palestre. Il commento dei gestori: «La vera ripartenza nel prossimo autunno»
di Matteo Ferazzoli
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Martedì 25 Maggio 2021, 07:20 - Ultimo aggiornamento: 14:47

Il momento tanto atteso è arrivato: ieri mattina, dopo circa 7 mesi, hanno riaperto anche le palestre. Un avvio ovviamente molto disciplinato e rigido. Obbligo di prenotazione per accedere nelle strutture, uso delle mascherine nei luoghi comuni, possibilità di levarle solo durante gli esercizi, distanziamento personale anche tra le varie attrezzature e vietate le docce. Poi una sanificazione continua, elenco di ingressi ed uscite, misurazione della temperatura corporea. Palestre per cui era stata disposta, alla fine dello scorso ottobre, una nuova chiusura. Da quel giorno, l’attesa per la ripartenza che si è concretizzata ieri.

«Rivedere un po' di gente in palestra fa piacere – spiega Massimo Capponi di “Fisiosport” - è una sensazione di ripresa, ma soprattutto un segnale speranza per uscire da questo tunnel». Anche se riaprire a fine maggio, ha un sapore dolceamaro: «Stiamo riaprendo in un periodo estivo che, storicamente, è morto – spiega Capponi- Questi prossimi 3 mesi ci permetteranno di far recuperare ai clienti i mesi persi. La riapertura vera e propria sarà ad ottobre e l’incubo finirà quando saremo tutti vaccinati. Anche oggi – continua. si sente che le persone hanno paura di stare a contatto tra loro. Per la fisioterapia e la ginnastica posturale abbiamo sempre lavorato, invece, questa mattina c’è stato un ritorno di clientela per andare in palestra nella norma, visto il periodo. Dagli aiuti governativi – conclude- abbiamo avuto un sostengo piccolissimo, che non ha coperto niente».

Monia Minotti, invece, della palestra “Omnia Fitness”, sulla riapertura spiega: «Siamo spaventati, ma non sul discorso della sicurezza. Su quello eravamo tranquilli già prima, gli adeguamenti sono stati uguali a quelli della scorsa riapertura. Siamo spaventati perché ormai sono già saltate 2 stagioni, quella dello scorso 2020 e anche quella di quest’anno, e questo pesa, con gli affitti e le utenze da pagare. Ripartire adesso – spiega- significa ripartire a settembre, visto che i prossimi mesi sono quelli estivi. Quello che abbiamo ricevuto dagli aiuti governativi è largamente insufficiente, sono veramente delle briciole rispetto alle perdite, per non parlare dei ritardi della cassa integrazione dei dipendenti. In ogni caso, oggi il flusso è minimo. Ci sono però i più affezionati che hanno prenotato già la scorsa settimana, appena saputo della riapertura. Anche l’anno scorso, quando abbiamo riaperto, durante la prima settimana vennero poche persone. Molte di più dalla settimana successiva».

Insieme alle palestre, poi, ieri sono ripartite anche altre attività al chiuso. Come le scuole di danza, anche loro chiuse da ottobre.  Ed a spiegare la loro condizione è Iolanda Rocchi della scuola “Formazione Danza”: «La nostra chiusura è stata una grande perdita, sia a livello artistico che lavorativo. Sono stati 2 anni senza lavoro, con pochissimi aiuti da parte del Governo e una grave perdita economica ma anche artistica. La danza ha bisogno di un allenamento costante e non si può fare in nessun altro modo se non in presenza. Il virus c’è, ovviamente. Solo che non mi è sembrato giusto penalizzare il nostro settore in questo modo. Si poteva agire in maniera diversa. Lo sport aiuta a combattere la malattia, alzando le difese immunitarie».

Sulla ripartenza, spiega: «Ovviamente sono contenta di riprendere oggi, ma per noi è come non riiniziare. Solitamente a giugno la scuola di danza chiude e riapre a settembre. Infatti, a fine giugno chiuderemo. L’emozione però è quella di tornare in sala senza ansia, ritrovando il sorriso dei bambini e dei ragazzi, e la loro passione. Quindi, rientro in sala con l’entusiasmo di sempre.  Adesso la speranza è che non ci interrompano più e che ci sia una grande rinascita per tutti noi».

 

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