Frosinone, il Coordinamento "Schioppo Bene Comune" chiede alla Regione il Monumento Naturale

Frosinone, il Coordinamento "Schioppo Bene Comune" chiede alla Regione il Monumento Naturale
di Matteo Ferazzoli
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Martedì 8 Giugno 2021, 07:44 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 10:53

Giornata importante per il destino dello Schioppo: il Coordinamento che da tempo si prende cura dell’area, nella giornata di ieri, ha ufficialmente inviato alla Regione Lazio la richiesta di istituire e riconoscere lo Schioppo, oasi verde in zona De Matthaeis, come un vero e proprio Monumento naturale.

Il documento, siglato da tutte le associazioni cittadine che si impegnano nel valorizzare e preservare l’oasi, come “Frosinone Bella e Brutta, “Zerotremilacento”, “Rigenesi”, “Ci vediamo in Provincia” e Legambiente Frosinone, è stato dunque inviato al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e all’assessore alla Transizione Ecologica Roberta Lombardi. Per conoscenza, anche al sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani e alla Soprintendenza ecologica.

Contenuta nell’atto, oltre la documentazione necessaria, anche la petizione a sostegno dell’istituzione dello Schioppo come Monumento Naturale che ha raccolto circa 700 firme in poco più di 1 mese.

«A distanza di 32 anni dalla delibera del Consiglio Comunale – spiega il Coordinamento “Schioppo Bene Comune” - che istituiva, sulla carta, il “Parco Urbano del fiume Cosa e delle Antiche Mole”, grazie al lavoro quotidiano e all’impegno fattivo e disinteressato delle associazioni e di tanti singoli cittadini, il sogno di vedere tutelata e valorizzata un’area di grande pregio ambientale e dall’elevato valore identitario per i frusinati può dunque finalmente concretizzarsi».

La zona oggetto della richiesta di monumento naturale parte dalla cascata dello Schioppo ed arriva fino alle Terme Romane, rinvenute recentemente in via San Giuseppe.

«L’istanza presentata – spiegano i proponenti- dopo 3 decenni di discussioni inconcludenti, non invoca finanziamenti pubblici per realizzare opere potenzialmente impattanti, ma sottolinea la necessità di preservare l’ambiente fluviale nella sua integrità di ecosistema ricco di biodiversità affinché venga goduto dai cittadini di oggi e lasciato in eredità alle future generazioni».

Questa richiesta, secondo il Coordinamento, è quindi «un primo fondamentale tassello» del futuro Parco Fiume Cosa, in quanto il monumento naturale sarà «una sorta di riserva Integrale sottoposta a un rigido regime vincolistico all’interno del più vasto Parco Urbano del Cosa».

Le associazioni, auspicando tempi rapidi per l’atto deliberativo regionale, intanto invocano anche un aiuto delle altre associazioni, dell’Amministrazione comunale, dei partiti e dei consiglieri per sostenere quest’iniziativa, esprimendo parere positivo dove richiesto, facilitando ed accelerando l’iter per l’istituzione dello Schioppo come Monumento Naturale.

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