Frosinone, anche una ciociara nel gruppo che ha realizzato “LaRA”, riflettore montato su Perseverance e andato su Marte

Valeria Sanclimenti, nel giorno della sua laurea
di Matteo Ferazzoli
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Martedì 2 Marzo 2021, 09:01

Negli scorsi giorni, il mondo si è meravigliato con l’approdo su Marte del rover Perseverance. E proprio lo scorso venerdì, grazie al suo arrivo sulla superficie marziana, sono arrivate le prime storiche foto ad alta definizione del pianeta rosso. E, tra i tantissimi studiosi e professionisti che hanno lavorato all’intero progetto, c’è anche un po' di Frosinone: Valeria Sanclimenti, cresciuta nel capoluogo ciociaro, ha preso parte ad alcuni test per realizzare LaRA, il riflettore montato su Perseverance.


La storia

Valeria lavora all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) ed anche lei ha contribuito alle importanti attività dei test da laboratorio sul riflettore. L’orgoglio è tanto, mentre ce lo racconta: «Durante il primo anno di specialistica ho vinto un posto come tutor di Calcolo 1 per il corso di laurea triennale in Fisica. L'anno successivo, invece, ho vinto una borsa di ricerca ASI-INFN. Per questo, ho iniziato a lavorare all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare a Frascati e sono entrata a far parte del gruppo di Simone Dell'Agnello, che stava già lavorando, tra le altre cose, sui riflettori. L'attività di laboratorio non è stata il mio lavoro primario - continua- ma anche io ho avuto modo di partecipare ai test sui riflettori. Nello specifico, su alcuni prismi, molto particolari, di cui la principale caratteristica è quella di riflettere la luce nella stessa direzione di incidenza. Così è nato LaRA, il riflettore inviato su Marte con il rover Perseverance. LaRA sarà utile nelle future misure laser ranging, e non solo».


La formazione nel capoluogo

27 anni, Valeria è nata ad Arpino, ma cresciuta a Frosinone, dove si è formata a livello scolastico: «Ho studiato alle elementari Giacomo de Matthaeis, alle medie sono andata all’Aldo Moro, fino al Liceo scientifico “Francesco Severi”».

L’interesse per l’astronomia fin da piccola anche se, come spiega, diventando grande, da una parte questa passione continuava a crescere, dall'altra i risultati scolastici la premiavano maggiormente in materie umanistiche. Poi, però, racconta: «In 4° liceo è arrivata una professoressa in grado di farmi ri-appassionare alla scienza». E così, dopo il liceo “Francesco Severi”, la scelta della facoltà di Fisica: «Esistono tante discipline scientifiche, ma pensai che quella che le racchiudeva tutte fosse la fisica. La vedevo come una disciplina completa, seppur fossi consapevole che non sarebbe stata una scelta facile. Ottenuto il diploma scientifico, ero sicura al 100% della mia scelta: iscrivermi al corso di laurea in Fisica all'Università di Roma Tor Vergata». Molti gli ostacoli da affrontare, ma poi, dopo il titolo universitario, Valeria ha proseguito con la specialistica in Fisica teorica.


L’attività di realizzazione di LaRA


Prima ancora di finire gli studi, Valeria è entrata a far parte del gruppo che ha realizzato LaRA, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana. E proprio su questo, le chiediamo l’emozione provata, seguendo l’arrivo di Perseverance sul pianeta rosso: «Ho seguito con grande interesse l'atterraggio su Marte. Vedere aprirsi il paracadute collegato all’involucro per rallentare la corsa di Perseverance, lo scudo termico che si stacca e inizia la rapida discesa incontrollata verso il suolo di Marte, è stata un'emozione fortissima. È bello sapere che ho dato un contributo per un passo così importante nella scienza.

Le difficoltà nella ricerca scientifica sono tante, ma ho avuto la dimostrazione di aver preso la decisione giusta: scegliere ciò che amavo fare».

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