Questa mattina il direttore superiore psicologo della polizia, Cristina Pagliarosi, ha incontrato un’attenta e interessata scolaresca dell’Istituto comprensivo 1 di Ceccano per analizzare il fenomeno nonché i rischi nell’abuso di giochi online per il “circuito neuronale”.
«L’attenzione - si legge in una nota - è stata posta sulle dinamiche relazionali dell’azione vessatoria esercitata dal bullo nei confronti della vittima e sull’importanza del gruppo che può incentivare o disincentivare l’atto prevaricante. Quando le violenze diventano “virtuali”, certamente più dannose di quelle fisiche, il bullismo si “trasforma” in cyberbullismo. Tra i pericoli della rete l'esperta della polizia ha evidenziato il rischio delle “amicizie” online: nel gruppo, infatti, si potrebbe “nascondere” il pedofilo che adesca minori con falso profilo».
La psicologa ha anche invitato la giovanissima platea a evitare la dipendenza da rete e a non “abusare” dei giochi online, che «causano il blackout del “circuito neuronale”».
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