Frosinone, Angelozzi al Messaggero: «Dopo la promozione dello Spezia non ho ricevuto nessuna telefonata di Stirpe»

Frosinone, Angelozzi al Messaggero: «Dopo la promozione dello Spezia non ho ricevuto nessuna telefonata di Stirpe»
di Maurizio Di Rienzo
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Venerdì 28 Agosto 2020, 13:20 - Ultimo aggiornamento: 15:38

Nel Frosinone non ci saranno stravolgimenti nè tantomeno rivoluzioni a livello dirigenziale come qualcuno magari poteva pensare dopo una stagione andata avanti tra alti e bassi e alquanto avara di soddisfazioni. Resterà tutto come prima. Insomma, non arriveranno né Mauro Meluso, né Guido Angelozzi.


La responsabilità dell'area tecnica del club giallazzurro rimarrà nelle mani di Ernesto Salvini che, nel suo lavoro, si avvarrà della collaborazione di Alessandro Frara. L'ex capitano della squadra canarina dovrebbe ricoprire il ruolo di direttore sportivo, ma in mancanza di una investitura ufficiale da parte della società, il condizionale è d'obbligo. Non più tardi di 48 ore fa su alcuni siti erano apparse notizie che davano per scontati dei movimenti che avrebbero potuto interessare lo stesso Frosinone.

Prima si parlava del possibile clamoroso ritorno di Mauro Meluso, 55 anni, cosentino, come diesse del club di viale Olimpia, poi dell'arrivo di Guido Angelozzi, 65 anni, catanese, in rotta di collisione con lo Spezia che pure ha contribuito in maniera concreta a portare per la prima volta in Serie A nel giro di due stagioni. Nella giornata di ieri, però, è stata fatta chiarezza su tutto. Il Messaggero li ha contattati.

Ebbene, Meluso dopo aver svolto un buon lavoro a Lecce, ha divorziato dal club salentino appena retrocesso in Serie B e proprio nella giornata di ieri ha firmato un contratto con lo Spezia, neo promosso nel massimo campionato, nonostante la sconfitta per 1-0 in casa contro il Frosinone nella finale playoff dello scorso 20 agosto, legandosi alla Società ligure per i prossimi tre anni.

Angelozzi, invece, a sorpresa sta discutendo la risoluzione del rapporto di lavoro con il club del presidente Volpi, ma non verrà a fare il direttore sportivo o il responsabile dell'area tecnica del club giallazzurro.

Lo abbiamo raggiunto al telefono mentre era a pranzo in un ristorante di La Spezia in compagnia dell'ex fantasista giallazzurro Mattia Biso, 43 anni, suo collaboratore. Ecco quanto ci ha detto Guido Angelozzi sulle voci che lo volevano ormai vicinissimo al Frosinone: «Posso dirle in tutta franchezza che dopo la promozione dello Spezia in Serie A, non ho ricevuto nessuna telefonata da parte del presidente Stirpe. E' vero, invece, che andrò via dallo Spezia con cui stiamo discutendo la risoluzione del contratto, in scadenza a giugno 2021».

Una volta liberatosi, quindi, non verrà al Frosinone?
«Assolutamente no. Ero stato lì lì per venire ai tempi dell'ultimo campionato che la squadra giallazzurra disputò in Serie A, ma poi arrivò Capozucca. E se ben ricordate fui proprio io qualche anno fa a consigliare al presidente Stirpe di affidarsi all'esperienza di Enrico Graziani».

Allora non vuole proprio dirci dove andrà una volta risolto il rapporto con il club ligure?
«Sono stati due anni di fuoco a La Spezia dove credo di aver costruito qualcosa di veramente importante, centrando la promozione in Serie A con la squadra più giovane del campionato cadetto. Sono stanco e adesso voglio godermi la mia famiglia che sta in Sicilia e che non vedo da un pò di tempo. Ho bisogno di riposarmi per tre-quattro mesi, poi a gennaio vedremo».
 

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