Aumento tariffa rufiuti alla Saf,
la Regione: «Indiento non si torna»

Aumento tariffa rufiuti alla Saf, la Regione: «Indiento non si torna»
di Vincenzo Caramadre
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Giovedì 5 Luglio 2018, 15:09
Indietro non si torna. L’aumento della tariffa per il conferimento dei rifiuti all’impianto Saf di Colfelice c’è e non si faranno sconti.
La fumata nera è arrivata nel pomeriggio di ieri nel corso di un incontro che c’è stato in Regione.
Ad organizzare l’incontro è stato il presidente della Saf Lucio Migliorelli come richiestogli nel corso dell’ultima assemblea. L’assessore regionale Massimiliano Valeriani ha ricevuto la delegazione composta dal presidente del presidente della Saf, dal Provincia di Frosinone Antonio Pompeo e dai sindaci Nicola Ottaviani (Frosinone) Carlo Maria D’Alessandro (Cassino), Roberto Caligiore (Ceccano), Marco Galli (Ceprano) e Giuseppe Sacco (Roccasecca).
C’è stato un confronto nel corso del quale i sindaci hanno spiegato all’assessore Valeriani i gravi effetti negativi dell’aumento che ha anche valore retroattivo per i cittadini si troverebbero a pagare somme esorbitanti. Secca la risposta dell’assessore Valeriani: “Non si può fare, è un atto votato dalla stessa assemblea Saf”.
Insomma indietro non si torna, ma la porta non è stata chiusa totalmente. La Regione, infatti, si detta pronta ad erogare un contributo straordinario per la riconversione e riqualificazione dell’impianto di Colfelice, in questo modo ci sarebbe un’attenuazione dell’aumento della tariffa futura. “L'Assessore Valeriani ha correttamente ribadito che l’aumento non scaturisce da iniziative regionali, bensì dai bilanci Saf e dai relativi costi di gestione, riferiti al bilancio 2014, approvato dagli stessi amministratori nel corso del 2015. Quello della Regione è un impegno concreto. Gli investimenti andranno ad ammodernare l’impianto, in linea con il piano degli investimenti Saf”, ha spiegato il presidente Migliorelli. “Tale impegno - ha aggiunto - una volta concretizzato, potrà produrre direttamente benefici che l’azienda potrà riversare sulle tariffe, sia future che retroattive. In pratica, la Regione si impegna a finanziare, oltre i sei milioni già previsti, ulteriori importanti somme che, in ultima analisi, andranno a potenziare l'impianto, a tutto vantaggio dei soci della Saf, che in definitiva sono i Sindaci della Provincia e i cittadini utenti. L'apertura - ha concluso - ci fa ben sperare sulla concretizzazione della soluzione auspicata dai sindaci".
Ma tutto ciò non basta ai sindaci del centro destra (Ottaviani, D’Alessandro, Caligiore e Sacco).
“Occorre evitare, subito, l’aumento delle tariffe che ricadrebbe direttamente sui cittadini, vanificando anche gli enormi sforzi che le amministrazioni locali stanno compiendo sul piano della raccolta differenziata”, hanno spiegato i sindaci.
Ma c’è di più perché nel pentolone dei rifiuti ancora bolle l’approvazione del bilancio Saf. “Sulla scorta di queste considerazioni, l’immediata approvazione del bilancio Saf risulta problematica e di difficile condivisione”.
Tradotta dal politichese i sindaci dicono: “Voi del Pd avete approvato gli aumenti e voi approvatevi il bilancio della Saf”.
Tutti i Comuni amministrati dal centrodestra a breve patiranno il ricorsi al Tar contro l’aumento. Frosinone lo ha già fatto, Cassino lo farà a giorni. Ricorso al Tar che si fonda sulla necessità di avviare una nuova istruttoria in cui tenere conto dei costi per personale e smaltimento.
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