INCARICHI E BANDI
Tanto da arrivare l’anno scorso a incaricare per 10mila euro l’avvocato Aldo Ceci per un parere legale sulla procedura da adottare per l’acquisto. Quindi la pubblicazione di un avviso pubblico per ricevere proposte in merito a immobili da poter acquistare per la sede. Che attualmente si trova (in affitto) nel grattacielo di De Matthaeis. L’identikit tracciato nel bando era questo: superficie “minima” 1300 metri quadri; oltre 100 metri quadri per uffici di presidenza e direzione; 500 metri quadri per gli uffici destinati ad accogliere 15 dipendenti; spazi per archivio storico, Ced, sale Cda e assemblea. Ma anche “particolari pregi” dell’edificio in termini di “bellezza architettonica” o “luminosità ed esposizione”, posizione nella zona centrale del capoluogo e vicinanza ad altri servizi pubblici.
LE DUE OFFERTE
Come emerge da una delibera del Cda Asi sono state due le offerte pervenute per l'immobile da acquistare. Si tratta delle proposte dell’Immobiliare La Fontana Srl e dell’Eredi Funari Snc. La Commissione nominata a dicembre con determina del presidente Asi Francesco De Angelis ha classificato come “ottima” la prima proposta e “buona” la seconda. Di conseguenza, con delibera 183 del Consiglio d’amministrazione Asi si è deciso di scegliere l’offerta dell’Immobiliare La Fontana, che riguarda in particolare lo stabile che affaccia su piazza San Tommaso d’Aquino e viale Mazzini. Meglio noto come ex Inam: immobile adiacente all’Accademia delle Belle Arti e a due passi dal Comune.
DUE MILIONI PER LA SEDE
In base alla delibera di fine dicembre il Cda Asi ha dato mandato al presidente De Angelis, al legale incaricato e agli uffici tecnici di instaurare la trattativa con il privato. Secondo quanto trapela dagli uffici l’offerta sarebbe di 1 milione e 980 mila euro per avere la sede “chiavi in mano” (migliorie e lavori di ristrutturazione inclusi). Non è passato inosservato il fatto che da diverse settimane ci sono ponteggi e lavori in corso sull’immobile che si trasformerà nella nuova sede del Consorzio industriale. Si tratta di quattro piani, 7000 metri cubi e 1700 metri quadri di superficie. Insomma, al netto dei dettagli, è ormai praticamente cosa fatta. L’Asi per finanziare l’operazione farà ricorso a un mutuo bancario. Come emerge dalla delibera del Cda dello scorso dicembre, nel 2016 era stato dato mandato al presidente di acquisire, per l’operazione di acquisizione della sede, proposte da istituti di credito fino all’importo massimo di 2 milioni di euro. L’11 maggio 2017 l’Asi ha anche ricevuto una proposta, pervenuta dalla Banca popolare del Frusinate.
UNA PRIORITA'?
Ma per il Consorzio (composto da Comuni, Provincia, Camera Commercio, associazioni datoriali) era irrinunciabile avere una sede propria e di pregio in un territorio in caduta libera su sviluppo industriale e occupazione? Alla domanda aveva già risposto così a dicembre il presidente Asi Francesco De Angelis: “Ora paghiamo un affitto per la sede (al Grattacielo di De Matthaeis, ndr). La scelta di una sede di proprietà può essere vantaggiosa dal punto di vista economico, l’Asi ci guadagna. Vogliamo, poi, una struttura più confacente alle nostre esigenze”.
NIENTE CASA DELLO STUDENTE
Se all’ex Inam va l’Asi, sfuma di conseguenza l’ipotesi di una Casa dello Studente in quella palazzina. Un’indiscrezione circolata nei mesi scorsi e guardata con favore negli ambienti dell’amministrazione comunale vista la vicinanza del Tiravanti e della sede distaccata dell’Università di Cassino. Visto che avrebbe potuto rilanciare, in chiave giovanile, il futuro del centro storico.
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