Frosinone, approvate dalla Giunta le linee di indirizzo per il Piano atto ad eliminare le barriere architettoniche in città

Il montascale al Parco delle Colline non funzionante
di Matteo Ferazzoli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 23 Dicembre 2020, 08:50

Un piano per rimuovere le barriere architettoniche in città. Questa la volontà espressa dall'Amministrazione del capoluogo. Nella delibera della Giunta Comunale, infatti, la 348, sono state approvate le linee di indirizzo per la predisposizione del Peba, ossia il Piano per eliminare le barriere architettoniche in città. Nel capoluogo, infatti, sono presenti diverse situazioni di criticità a cui sono costrette le persone con disabilità. Su tutti, ad esempio, l’attuale sede della biblioteca comunale “Norberto Turriziani”, in Corso della Repubblica che, vista la scala d’entrata, impedisce ai disabili l’accesso all'area. Un altro esempio è il Parco delle Colline, nell'entrata limitrofa a Piazzale Vittorio Veneto il montascale presente è fermo da anni. Barriere architettoniche, comunque, presenti anche in diversi punti della città.

La novità

Adesso, dall'Ente giunge la volontà di realizzare le attività preliminari propedeutiche per l'adozione del Piano dell’eliminazione delle barriere. Uno strumento per pianificare, programmare e controllare interventi adatti alla rimozione degli impedimenti architettonici. Il Piano avrà diverse funzionalità, come il garantire una mappatura delle barriere architettoniche già esistenti in città. Il contenere l'elenco degli interventi, le priorità e la relativa stima economica per l'inserimento delle opere nella programmazione di lavori pubblici. Fornire poi tutte le indicazioni per definire le priorità e la stima economica relativa a ciascun intervento prioritario. Infine, quello di esaminare anche i i vari regolamenti in vigore presso l'Amministrazione e proporre miglioramenti per agevolare le persone con disabilità alla accessibilità degli spazi ed edifici sia pubblici che privati.
L’elaborazione del Peba, dunque, come chiarito nella delibera, «è il presupposto per la programmazione, la pianificazione e la calendarizzazione degli interventi finalizzati all'eliminazione delle barriere architettoniche ancora esistenti e che limitano l'accessibilità in tutti gli edifici e spazi pubblici».

Il lavoro istruttorio

Le attività necessarie che porteranno alla redazione e all'adozione del Peba si divideranno in 4 fasi. La prima è quella della raccolta delle informazioni per avere un quadro generale sull'accessibilità degli spazi urbani e degli edifici comunali. Successivamente, dovrebbero essere fissate le linee minime per gli interventi. La terza fase sarà quella di realizzare uno strumento programmatico di intervento. Infine, la creazione di supporti per permettere la consultazione delle informazioni relative allo stato di fruibilità degli spazi e degli edifici pubblici.

Il coinvolgimento delle associazioni e il gruppo di lavoro

L’intenzione del Comune, dunque, è quella di avere il Peba nato da una partecipazione con le associazioni rappresentantive dei disabili, allo scopo di recepire tutte le esigenze creando un piano per l'accessibilità degli spazi pubblici e del patrimonio immobiliare comunale, per l'integrazione sociale, la sicurezza, la qualità di vita e la mobilità. Sarà anche istituito, dunque, un "gruppo Peba" per approfondire gli aspetti tecnici, giuridici e amministrativi, con il contributo delle componenti specialistiche e coordinato dal responsabile del Settore Urbanistica, che dovrà censire la situazione attuale degli spazi e degli edifici pubblici di competenza dell'Amministrazione. Dovrà poi pianificare le attività, programmare e monitorare quanto necessario per eliminare le barriere architettoniche. Qualora non fosse possibile creare all'interno un gruppo di lavoro, dall'atto di Giunta viene indicato che potrebbero essere utilizzate figure esterne professionali per la redazione del Peba, all'esito del quale il Piano sarà poi sottoposto all'approvazione degli organi competenti.

Matteo Ferazzoli

© RIPRODUZIONE RISERVATA