«Alfredo continuerà a fare spettacoli tra le nuvole. Non lascerò disperdere i suoi sogni, che erano anche i miei, ma porterò avanti i nostri progetti per valorizzare l’arte e la libertà di essere artisti». Con un sereno dolore Chiara Conte ci racconta chi era suo marito anche dietro le quinte. Alfredo Tomei, conosciuto artista di Frosinone, è scomparso dopo una lunga malattia. Fred aveva 55 anni. Antropologo, attore, clown, giocoliere, trampoliere , come si descrive in un profilo pubblico, Alfredo aveva scelto di vivere nella libertà di essere se stesso, un artista.
Lo aveva fatto superando un conformismo di provincia che lo guardava con un po’ di pregiudizio, ma regalando poi performance di altissimo livello.
Anche dietro le quinte Alfredo era così. Con Chiara ha condiviso la vita sentimentale e la passione per l’arte fondando l’associazione “Carta da Zucchero” nel centro storico di Frosinone, in via del Carbonaro. Una scommessa contro il torpore intellettuale e anche per celebrare l’articolo 33 della Costituzione Italiana che recita: l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. Una scommessa vinta in quell’angolo di colore in cui Chiara dipinge e Alfredo si esibiva regalando allegria. E’ lì che i due artisti si sono sposati, in una cerimonia festosa celebrata dal consigliere comunale di Frosinone Angelo Pizzutelli.
«In questi lunghi undici mesi di malattia, Alfredo è stato un insegnante di vita per me, per tutti – aggiunge Chiara commossa - Una sciagura vissuta a suo modo, con ironia, con la voglia di fare di più. Tanto che abbiamo organizzato diverse iniziative. Compreso il nostro matrimonio che è stato un trionfo di bellezza. E’ stato lucido, amabile, socievole e gentile con chiunque. Ha accettato con la calma che lo contraddistingueva ciò che gli stava succedendo. Il suo modo di essere era uno stile d’altri tempi».
«Per me è una giornata da cancellare – commenta il consigliere Angelo Pizzutelli amico storico di Alfredo - Era una delle persone più buone e oneste che abbia mai conosciuto. Il mio auspicio è che possa continuare a realizzare i suoi progetti anche lassù. Chiara è una persona straordinaria e forte. Merita un grande supporto».
Alfredo si è spento a casa. Chiara e la sua fedele cagnolina Akira non lo hanno mai lasciato solo. «Ringrazio il dottor Emiliano Arango e gli infermieri della clinica Sant’Anna di Cassino per le cure, l’assistenza, i consigli. Anche io sono diventata un po’ infermiera».
La superficialità non era un parola che Alfredo conosceva, anche se aveva fatto della leggerezza il suo mestiere. Leggerezza non vuol dire non essere profondi. E la scelta di fare donazioni benefiche mensilmente lo dimostra. Anche in questo estremo frangente, il pensiero è andato alla Lega del Filo d’Oro. Niente caduchi fiori ai funerali, dunque, ma opere di generosità durevoli e significative.
Le esequie si svolgeranno oggi, sabato 30 settembre, alle 16 nella Cattedrale di Santa Maria. Nel quartiere in cui abitava con la sua Chiara e la sua Akira.
Marina Testa
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