Fratarcangeli, viaggio itinerante nel segno di Pasolini

Fratarcangeli, viaggio itinerante nel segno di Pasolini
di Matteo Ferazzoli
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Lunedì 4 Luglio 2022, 09:19


Riflettere attraverso performance artistiche basate sul pensiero di Pier Paolo Pasolini. Intraprendere un percorso itinerante che tocca tutta l'Italia. È iniziato nei giorni scorsi il viaggio di Matteo Fratarcangeli, giovane artista di Ripi di 32 anni, che porta in tour la sua arte relazionale. Già lo scorso anno il giovane ciociaro per più di due mesi ha recitato in moltissimi piccoli borghi italiani alcuni versi dei canti della Divina Commedia di Dante Alighieri. Adesso Fratarcangeli, una sorta di artista esistenziale, ha caricato nuovamente l'automobile e sta girando ancora una volta tutto il Paese. Questa volta nei comuni italiani porta con sé l'opera e l'essenza del pensiero di Pier Paolo Pasolini. «L'idea nasce dalla necessità di portare la cultura nelle piccole realtà dell'Italia afferma Matteo -. Una cultura che non sia soltanto passiva, ma attiva, cioè alla base del viaggio c'è il concepimento che l'altro è essenziale nell'affermazione dell'identità dell'essere. Con Dante ho iniziato questo percorso e ora continuerà con Pasolini». Il ciociaro metterà in scena spettacoli che avranno l'obiettivo di «far riflettere le persone presenti sull'identità smaterializzata che progressivamente prende sempre più piede». In sostanza, quindi, i suoi spettacoli sono «performance esistenziali». «Come tali - spiega - cerco di far emergere, attraverso le installazioni, l'ologramma e io presente in scena la poetica pasoliniana in rapporto all'omologazione e alla mercificazione dell'essere. Oggi continua l'artista - noi viviamo fortemente questo fenomeno mostrato da Pasolini e, quindi, siamo chiamati a riflettere su chi siamo noi oggi». Matteo, quindi, girerà tutta l'Italia.
Toccherà ben 52 comuni, da Nord a Sud, e anche la Sardegna. Il giro itinerante è iniziato lo scorso venerdì, primo luglio, a Fumone e terminerà il 22 agosto a Falvaterra.
«Spero che le persone presenti agli spettacoli spiega Matteo - riflettano sull'importanza di concepirsi come essere realmente presenti e non virtualmente presenti. Inoltre mi aspetto che vivendo la poetica pasoliniana sotto un'altra prospettiva, si possa sollecitare il pensiero umano ad un cambiamento interiore. Come diceva Pasolini: scandalizzare è un diritto ed essere scandalizzati un piacere e chi rifiuta di essere scandalizzato è un moralista». L'obiettivo del viaggio, dunque, è anche quello di provare a far superare agli spettatori «il senso dell'omologazione» affinché «riscoprano la bellezza della diversità». Fratarcangeli, tra le varie date, si esibirà anche nella sua terra: la Ciociaria. L'inizio a Fumone, la fine del viaggio a Falvaterra e il 15 di agosto uno spettacolo a Sant'Ambrogio sul Garigliano. E, dalla sua prospettiva artistica, com'è il rapporto con la sua terra, tesoro che spesso non riesce a brillare, nonostante il fortissimo potenziale? «Amo questa terra perché ci sono nato risponde Matteo - perché ha tanto potenziale, ma, al tempo stesso, ha tanti limiti. Le piccole realtà sono una ricchezza per la nostra terra e superare questo periodo significa di nuovo porre al centro la bellezza delle piccole realtà. Riflettendo e facendo viaggiare la creatività conclude - la Ciociaria potrà dare tanto».
 

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