Fornaci Village, l'asta giudiziaria non viene fissata: a giugno il cinema chiude

Fornaci Village, l'asta giudiziaria non viene fissata: a giugno il cinema chiude
di Aldo Simoni
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Lunedì 25 Marzo 2019, 14:17
La lentezza della Giustizia sta per fare un’altra vittima eccellente. Con una grave, gravissima perdita per tutto il territorio.
Questa volta la vittima è il Multisala « Fornaci Village» di Frosinone, uno dei complessi cinematografici-ricreativi più importanti e frequentati del Basso Lazio. Ebbene, se il Tribunale non definirà tempi e modalità dell’asta, nella quale dovranno essere vendute tutte le attrezzature, il Multisala chiuderà a giugno.
La storia è piuttosto complessa, e la lentezza della Giustizia ha fatto il resto.
LA STORIA
Tutto nasce dal fallimento della «Gied Srl» di Edoardo Ciotoli (il vecchio gestore del multisala) che ha accumulato debiti verso i fornitori e verso i dipendenti. Oggi i creditori sono 13 e avanzano richieste per circa due milioni di euro.
In sostanza la «Gied Srl» aveva affittato i locali la cui proprietà è dell’imprenditore Gildo Raucci; ma, nonostante i buoni incassi, la società è caduta in disgrazia, con conseguente chiusura del multisala. Per mesi e mesi il «Village» è rimasto sbarrato, ad eccezione della pizzeria e della sala giochi che, però, hanno risentito dell’assenza dell’attività cinematografica.

LA RIAPERTURA
Dopo un lungo periodo di chiusura, lo scorso 5 gennaio il Fornaci Village aveva riaperto i botteghini con la gestione affidata alla «Dream Cinema Srl», partecipata dalla società «Ingross 2000 Srl» proprietaria dell’intero Complesso Fornaci Village e dei relativi Rami di Azienda.
In pratica Raucci, oltre alle mura aveva deciso di prendere in affitto anche le attrezzature (poltroncine, arredamenti, proiettori, schermi...) pagando, però, un canone che confluisce in un conto corrente a disposizione del curatore fallimentare.
Ma ora Gildo Raucci ha detto basta. «Non posso gestire un Multisala con attrezzature che non sono mie e che, un giorno (non si sa quando) andranno all’asta. Sono arredamenti superati, che hanno più di 10 anni di vita... Le esigenze degli spettatori (a cominciare dagli schermi di ultima generazione) cambiano di anno in anno, e bisogna stare al passo con i tempi. E io, nel frattempo, non posso toccare nulla. Sì, sono proprietario delle mura, ma finchè tutte le attrezzature non saranno smantellate, ho le mani legate. Tanto vale chiudere. Ed è quello che farò».
«Ho spedito due Pec al curatore fallimentare - prosegue Raucci - e l’ ho informato che, se la situazione non si chiarisce, chiuderò. Ma la situazione resta bloccata. Pochi giorni fa è venuto (ma senza il cancelliere) per fare l’inventario dei beni. Per il resto è tutto avvolto nella nebbia».
Nel frattempo restano sottoposte a sequestro tutte le attrezzature del precedente gestore (la «Gied Srl») che dovranno (quando?) essere vendute all’asta per soddisfare tutti i creditori che interverranno nella procedura.

I PROGETTI INFRANTI
Eppure dalla riapertura, il 5 gennaio, il Fornaci Village ha registrato presenze in costanze crescita. Segno della grande fame di divertimento, di cinema, di svago che c’è in provincia. «Eravamo ripartiti con un programma ambizioso - prosegue Raucci - restituendo al territorio i servizi interrotti e l’opportunità di svago e aggregazione nella ormai consolidata cornice del Fornaci Village. Purtroppo ci hanno messo i bastoni tra le ruote...»

LA GRANDE FUGA
Nel frattempo primarie società cinematografiche hanno contattato Gaucci, in quanto interessate a rilevare il « Fornaci Village». Ma, di fronte ad una situazione così nebulosa, si sono raffreddate e hanno allontanato il loro interesse da Frosinone.
Tra l’altro alcuni negozi sono ancora chiusi perché, a distanza di due anni, è ancora in piedi la causa per sfratto dovuto al mancato pagamento dell’affitto.
Insomma, sembra un copione già scritto. Burocrazia e lentezza della Giustizia sono due dei mali che soffocano il territorio. E a farne le spese, ancora una volta, sono i cittadini.
 
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