Festival Francesco Alviti, l'extra con il libro "Aldo Moro e le Brigate rosse in Parlamento"

Questa sera l'anticipazione nella chiesa di Santa Maria a fiume di Ceccano

Festival Francesco Alviti, l'extra con il libro "Aldo Moro e le Brigate rosse in Parlamento"
di Marco Barzelli
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Venerdì 26 Maggio 2023, 10:13 - Ultimo aggiornamento: 10:17

Il quindicesimo “Festival Francesco Alviti” di Ceccano, in programma dal 6 al 30 giugno in piazza San Giovanni, sarà anticipato stasera alle 21.30 da un extra: la presentazione del libro “Aldo Moro e le Brigate rosse in Parlamento” nella chiesa di Santa Maria a fiume. L’evento, patrocinato da Provincia di Frosinone e Comune di Ceccano, è organizzato da “Il Centro del fiume” con la Pro loco e la rete delle associazioni cittadine. 

Nel quadro della festa mariana, all’interno del santuario, interverranno i due autori: Giorgio Balzoni, già vicedirettore del Tg1 e allievo all’università dello statista rapito e ucciso dalle Br 45 anni fa, e la scrittrice Fiammetta Rossi, a cui l’esponente della Dc face da relatore della tesi di laurea. Con loro Gianpaolo Mattei e Giovanni Ricci, rispettivamente presidenti delle associazioni “Fratelli Mattei”, a cinquant’anni dalla Strage di Primavalle, e “Domenico Ricci”, per la memoria dei Caduti di via Fani. 

La giustizia riparativa

«Sarà un’occasione straordinaria per comprendere cosa succeda alle vittime del terrorismo e delle stragi anche dopo tanti anni di distanza dagli eventi - così gli organizzatori -.

Sia Mattei che Ricci, con le loro associazioni, mantengono vivo il ricordo dei loro familiari ma non per un’ansia di vendetta o rivalsa quanto invece nel tentativo di ricostruire rapporti spezzati dalla violenza». 

È la giustizia riparativa: «L’obiettivo principale è quello di soddisfare i bisogni delle vittime, incoraggiare il senso di responsabilità dei responsabili e coinvolgere la comunità nella risoluzione del conflitto. La giustizia riparativa può offrire molti vantaggi rispetto all’approccio punitivo tradizionale. Può aiutare a promuovere la guarigione delle vittime, ridurre la recidiva dei responsabili, ridurre i costi del sistema di giustizia penale e ripristinare la fiducia nella comunità». 

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