«Per raggiungere i paesi dopo Frosinone e quindi Cassino - racconta una pendolare - o aspettavamo la riattivazione delle linee avvenute credo non prima delle 2 o si chiamavano i parenti o si chiamavano i taxi, come hanno fatto in molti. Una situazione allucinante. Il personale presente alla biglietteria di Frosinone ha risposto: non possiamo chiamare le navette sostitutive».
Nella stazione del capoluogo, racconta sempre la pendolare, sono cominciati ad arrivare numerosi taxi che contrattavano prezzi da 60 a 80euro per ritornare a Cassino.
I pendolari imbufaliti hanno tempestato di chiamate anche i carabinieri che a loro volta hanno informato la Polfer. Dopo le telefonate sono arrivate sul posto le volanti della polizia.
Nel frattempo chi poteva ritornare a casa con passaggi o taxi l'ha fatto; chi no ha dovuto aspettare la riattivazione delle linee avvenuta a notte fonda.
«L'unica navetta sostitutiva - racconta la pendolare - è partita da Cassino per i viaggiatori che dovevano raggiungere Frosinone e Roma. Arrivata a Frosinone poco prima delle 23 ha ripreso la corsa verso Roma. Tra i treni fermi c'era quello diretto a Caserta con i viaggiatori costretti ad aspettare per forza la riattivazione. Lasciati così senza assistenza a dormire nel treno».
E lei, la nostra pendolare, a che ora è riuscita tornare a casa dopo essere partita da Roma alle ore 18?
«All'una di questa notte grazie alla bontà di due amiche partite da Cassino a mezzanotte».
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