Fca-Stellantis: donne in fuga dalle linee produttive

Fca-Stellantis: donne in fuga dalle linee produttive
di Domenico Tortolano
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Sabato 22 Ottobre 2022, 08:08 - Ultimo aggiornamento: 23 Ottobre, 09:43


Occupazione femminile in calo all'interno dello stabilimento di Cassino di Fca-Stellantis. Infatti la forza lavoro negli anni è andato sempre più diminuendo. Ma senza ricorrere ai licenziamenti. Solamente non rimpiazzando i posti di lavoro persi per i pensionamenti e per le dimissioni incentivate. E così ogni fine anno si assiste ad una fuga di dipendenti. Lo fanno rilevare i sindacati i quali da tempo sollecitano l'azienda ad aumentare la produzione per favorire l'ingresso di nuovi occupati. Non solo uomini, ma anche donne. E soprattutto è calata la forza lavoro femminile. All'inizio degli anni '80 i dipendenti Fiat di Cassino avevano raggiunto la cifra storica di 12.500 unità. E tra queste figuravano ben 700 giovani donne di cui un centinaio negli uffici. Le altre erano addette alla produzione. Ossia nelle officine della selleria e negli assemblaggi degli interni.
Oggi, invece, le donne sono appena 372 tra uffici e officine e ben 3.150 uomini. Lo rileva l'ex sindacalista della Fiom ed oggi autore di pubblicazioni storiche locali Francesco Di Giorgio nel libro Dalla Fiat a Stellantis, presentato sabato scorso al comune di Piedimonte san Germano in occasione dei 50 anni di costruzione dello stabilimento. Scrive Di Giorgio:«Il 1978 è l'anno delle lotte sindacali per l'affermazione dei diritti delle donne in materia di lavoro.
Il consiglio di fabbrica Fiat, con una iniziativa clamorosa, occupa gli uffici comunali di Collocamento di Piedimonte san Germano e rivendica l'applicazione integrale della legge 903 del 1977 sulla parità di trattamento tra uomini e donne in materia di lavoro. Legge approvata per iniziativa del ministro del Lavoro, Tina Anselmi.
La prima donna elevata al rango di ministro della Repubblica. Dopo una lunga trattativa 600 (seicento) donne vengono avviate al lavoro in fabbrica per espletare anche mansioni connesse direttamente alla produzione. Fino a quel momento alle donne erano riservati solo ruoli impiegatizi o nelle attività di pulizia o delle mense aziendali».
 

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