Fca-Stellantis, ancora produzione a singhiozzo ma si spera nel Grecale

Fca-Stellantis, ancora produzione a singhiozzo ma si spera nel Grecale
di Alberto Simone
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Giovedì 7 Aprile 2022, 08:46 - Ultimo aggiornamento: 08:47

Un segno più che però non deve trarre in inganno: lo stabilimento Stellantis di Cassino chiude con una produzione in rialzo del 30,1 per cento il primo trimestre del 2022, ma non c'è nulla da esultare. Lo ha spiegato il segretario generale della Fim-Cisl Ferdinando Uliano che ieri ha illustrato il report per quel che riguarda gli stabilimenti italiani del Gruppo. Dalla fotografia scattata dalla Fim-Cisl emerge che la produzione nel primo trimestre nello stabilimento Stellantis di Cassino è di 13.745 unità: numeri simili a quelli del primo trimestre del 2020, anno del lockdown e del fermo produttivo. «Se un raffronto deve essere fatto - ha spiegato Uliano - bisogna osservare il 2017, dove le produzioni erano esattamente il doppio. Sono 5 anni che lo stabilimento continua a perdere volumi e occupazione. Dal 2017 ad oggi si è perso oltre il 65 per cento della produzione e oltre 1100 occupati».
I DATI
Venendo all'oggi emerge che nella produzione del primo trimestre 2022, il 37 per cento è rappresentato da Alfa Romeo Giulia e il 63 per cento dall'Alfa Romeo Stelvio. La produzione è stata condizionata da un continuo stop produttivo determinato dalla mancanza di semiconduttori, nei primi tre mesi sono state complessivamente 16 giornate lavorative, coperte in parte con Contratti di Solidarietà e con recuperi produttivi da effettuare nei prossimi mesi. Nei restanti giorni lavorativi comunque si è marciato a velocità ridotta con circa 420 lavoratori giornalmente in Cassa Integrazione: le produzioni di Giulia e Stelvio vengono infatti svolte da tempo su un unico turno centrale. La speranza è che ci possa essere una risalita produttiva da giugno, quando partirà la produzione del Suv della Maserati.
GRECALE
A tal proposito il segretario generale della Fim-Cisl è stato chiaro: «Tengo particolarmente allo stabilimento di Cassino, sono stati fatti in quella fabbrica importanti investimenti ed ha una capacità produttiva di 300 mila unità. Da parecchio tempo lo stabilimento sta facendo uso di ammortizzatori sociali, noi ci auguriamo che con Grecale si torni alla piena occupazione, se così non fosse chiederemo con forza che ci si immetta sulle linee anche un altro modello visto e considerato che negli ultimi anni sono andati via oltre mille operai a fronte di sole 300 assunzioni con 532 interinali mandati a casa». Parole chiare, quelle del leader della Fim-Cisl, anche sui continui stop: »Siamo nella situazione in cui l'azienda comunica dalla sera alla mattina che non si lavora per mancanza di materiale, in particolar modo i semiconduttori. Per fare una fabbrica ci vogliono circa due anni e mezzo, se si fosse deciso a gennaio 2021 di fare un investimento di questo tipo saremmo già nella condizione di avere nel giro di qualche mese la configurazione di una realtà produttiva. Purtroppo questa cosa non è partita, c'è un impegno dell'Europa ma non si è ancora concretizzato per cui il problema dei semiconduttori resterà almeno per tutto il 2022, ora aggravato anche dalla guerra tra Russia e Ucraina».
Ma guardando al futuro, c'è ottimismo. «Nell'incontro del 31 marzo di quest'anno il Ceo di Stellantis Carlos Tavares ha affermato che il suv Grecale ha un livello di perfezione e qualità superiore ai concorrenti tedeschi e questo - ha concluso Uliano - rappresenterà un elemento importante per il successo in termini di volumi».
Alberto Simone
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