Ceccano, falde inquinate: pozzi d'acqua vietati

Ceccano, falde inquinate: pozzi d'acqua vietati
di Marco Barzelli
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Sabato 13 Maggio 2023, 09:28 - Ultimo aggiornamento: 09:48

A Ceccano è stato individuato un pozzo privato contaminato da sostanze tossiche: cloroformio e bromodiclorometano. Con la massima precauzione del caso, pertanto, il Comune ha vietato l'attingimento di acqua anche da tutti gli altri situati entro cinquecento metri. Nella parte rurale di via Marano, al di sotto del ponte autostradale, i periodici prelievi dell'Arpa Lazio hanno portato un mese fa al rilevamento di valori di cloroformio sessantacinque volte oltre la soglia di allarme.

Il sindaco Roberto Caligiore ha emanato un'ordinanza da ormai due settimane per vietare precauzionalmente l'utilizzo dell'acqua di svariati pozzi a scopo potabile, irriguo e zootecnico. L'Arpa, Agenzia regionale per la protezione ambientale, ripeterà i prelievi nei prossimi giorni alla ricerca di una controprova. Saranno invece di competenza della Asl, stando a quanto comunicato ormai dalla stessa Arpa al Comune di Ceccano, le analisi nei pozzi circostanti e la verifica del potenziale inquinamento dell'intera falda acquifera. Per ora sono stati accertati non 0.15 bensì 10 microgrammi di triclorometano, com'è scientificamente chiamato il cloroformio, per litro d'acqua. In aggiunta anche il lieve sforamento del limite di bromodiclorometano, 0,2 invece di 0,17 microgrammi. Si parla di solventi clorurati, dannosi per la salute, potenzialmente cancerogeni.

LE IPOTESI

A detta degli esperti, «rappresentano una delle principali forme di inquinamento delle acque sotterranee - riporta l'Arpa - a causa della loro grandissima diffusione, in quanto largamente utilizzati come sgrassanti di parti meccaniche ed elettroniche, per la pulizia dei metalli e dei vestiti, oppure come solventi e materie prime nell'industria chimico-farmaceutica». Le più gravi fonti di inquinamento sono proprio i pozzi perdenti, che fanno arrivare i contaminanti direttamente in falda. Visto che l'area non rientra nella zona industriale, ma viene sormontata dall'autostrada A1, non si esclude che l'inquinamento possa derivare da un episodico evento esterno. La presenza di un alometano come il cloroformio, si legge ancora, «è dovuta principalmente ai processi di clorazione delle acque». Quella di un idrocarburo alogenato come il diclorometano, invece, «è strettamente correlata ad inquinamento da attività industriali, commerciali o artigianali». Cloroformio e bromodiclorometano, però, sono sostanze presenti anche nei liquidi degli estintori.
Dall'Ufficio tecnico comunale, pertanto, non escludono che possa trattarsi di scorie derivanti dallo spegnimento di un incendio in autostrada.

AREA MONITORATA

L'amministrazione Caligiore, chiamata in causa, ha rilasciato una prima comunicazione in materia. «Abbiamo scritto all'Arpa Lazio che farà la ripetizione delle analisi in quanto il pozzo è monitorato da anni - aggiornano dal comunale Palazzo Antonelli -. Ai nostri solleciti l'Arpa ci ha risposto che per quanto riguarda il monitoraggio degli altri pozzi che non rientrano nell'area interdetta, la competenza è della Asl». Si attendono, pertanto, riposte da parte dell'Azienda sanitaria locale: «Noi abbiamo fatto nostra la nota e abbiamo scritto alla Asl di Frosinone di effettuare le analisi a tutti gli altri pozzi e siamo in attesa di una risposta in merito - aggiungono dalla casa comunale -. Al momento la salute pubblica è tutela e la ripetizione delle analisi ci dirà se questa ordinanza dovrà essere revocata o se dovrà rimanere ancora in vigore».
Riccardo Del Brocco, assessore all'ambiente, tende a non generare allarmismi: «Aspetteremo l'altro campionamento e i relativi risultati, che confermeranno o smentiranno gli sforamenti - chiosa il delegato -.
Se avremo conferme, si agirà di conseguenza, altrimenti sarà stato un caso sporadico. Il raggio di cinquecento metri è una misura precauzionale, fortemente consigliata dalla Asl. Sinora non erano state accertate fonti di inquinamento. Vedremo cosa diranno le prossime analisi».

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