Endoscopia digestiva, il macchinario c'è ma il servizio è fermo

Endoscopia digestiva, il macchinario c'è ma il servizio è fermo
di Roberta Pugliesi
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Mercoledì 3 Agosto 2022, 09:48

Un esame importante, utile anche nella prevenzione dei tumori al pancreas. Il nome è complesso, meno la sua sigla che è Ercp che sta per colangio pancreatografia retrograda endoscopica. All'ospedale SS Trinità di Sora il servizio, però, è fermo. Almeno per ora. La scorsa settimana pare che fosse stato programmato un intervento ma per motivi ancora poco chiari non è stato effettuato.


 A seguito di questo episodio il presidente del Movimento civico pro ospedale Brocca e la coordinatrice di Articolo Uno di Sora Floriana Porretta, a nome di tanti cittadini, sollecitano la direzione: «A seguito del nostro incontro con il direttore generale Angelo Aliquó (lo scorso 21 giugno) a cui abbiamo sottoposto le problematiche del reparto di endoscopia digestiva, è stata indetta una riunione aziendale nella quale è stata stabilita l'immediata ripresa degli interventi con medici specialisti dedicati. Ma questo non è avvenuto». Quando inizieranno le procedure? Se lo chiedono sia i due rappresentanti ma soprattutto tanti cittadini. Nella riunione cui fanno riferimento Porretta e Brocca, avvenuta alcuni giorni fa, si è stabilito l'avvio del servizio che non può prescindere dalla dotazione di una strumentazione apposita, la cosiddetta colonna di video endoscopia che è nelle disponibilità dei medici del reparto. Quindi non è un problema di attrezzature. C'è da dire che la colangio-pancreatografia endoscopica retrograda serve anche a capire che cosa ostruisca il normale deflusso della bile e del succo pancreatico nell'intestino e per eliminare gli ostacoli che possono essere, ad esempio, calcoli nella via biliare oppure ostruzioni di possibile origine infiammatoria o tumorale. L'Ercp dura circa 40 minuti ed è un esame che deve essere eseguito da personale altamente formato nella metodica, che al Santissima Trinità non manca di certo. Più di un medico si è reso disponibile ad effettuare questo tipo di prestazioni, ufficializzando tale volontà proprio nel corso della riunione con la direzione generale che a sua volta sollecita l'avvio delle procedure.
C'è sicuramente da considerare il periodo estivo e la necessità di organizzare e pianificare il tutto senza che poi vi siano ulteriori battute di arresto: partire per non fermarsi.
È plausibile che il servizio possa riprendere a breve, forse dopo Ferragosto o comunque nei primi giorni del mese di settembre con il personale medico ed il reparto a pieno regime.
Roberta Pugliesi
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