Rocca, tour in Ciociaria prima del voto: «È ora dell'alta velocità»

Rocca, tour in Ciociaria prima del voto: «È ora dell'alta velocità»
di Marco Barzelli
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Domenica 29 Gennaio 2023, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 11:19

La giornata ciociara di Francesco Rocca, candidato dal centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, è iniziata in veste civica al Ginger caffè di Frosinone e si è conclusa con FdI in un gremito cineteatro Antares di Ceccano. Ieri pomeriggio si è fatto desiderare per quasi due ore nella location frusinate scelta per il lancio dei sei candidati territoriali della propria lista civica. Il ritardo, dovuto però a una visita a una persona cara ricoverata in un hospice, gli è stato subito perdonato dal pubblico con un doppio applauso. «A distanza di pochi giorni torno in una provincia che amo» - ha esordito Rocca. A Ceccano l'accoglienza in serata tra la gente da parte dei vertici regionali, provinciali e comunali nonché dei sei candidati ciociari di FdI. Nella roccaforte ciociara di Fratelli d'Italia, presentato come «il candidato di Ceccano», l'aspirante governatore ha lanciato la corsa sua e quella del sestetto provinciale: Daniele Maura, Gabriele Picano, Antonello Iannarilli, Alessia Savo, Nadia Belli e Simona Castagna. Al loro fianco, tra gli altri, il vicecoordinatore regionale Antonio Abbate, il presidente provinciale Massimo Ruspandini e il sindaco Roberto Caligiore. Ancor prima, però, non è di certo mancato qualche botta e risposta a distanza tra il competitor di centrosinistra Alessio D'Amato e lo stesso Rocca.

«Il mio è un messaggio di riavvicinamento della sanità ai cittadini e di potenziamento delle infrastrutture. È ora, se sarò eletto presidente, di avere la Tav a Frosinone. Le sfide sono tante: rilanciare l'economia, proteggere questo polo industriale e potenziarlo. Su Frosinone c'è tanto da fare a mio avviso, credo anche quello dei cittadini di una provincia così tanto trascurata». Quella nel capoluogo ciociaro è stata anche e soprattutto la rampa di lancio dei sei candidati schierati sul territorio dalla Lista civica Francesco Rocca presidente: Anna Iole Arena, Augusto Cestra, Fabio Forte, Marcello Giorgi, Emanuela Gorghini e Gemma Poppa. D'Amato, assessore regionale uscente alla Sanità, aveva inaugurato nel mentre il nuovo pronto soccorso nella confinante città di Alatri. «Buon per Alatri - ha esternato allora Rocca - ma spero che non faccia la fine degli altri pronto soccorso, visto che i risultati sono sotto gli occhi di tutti». Da qui la battuta dell'ormai ex presidente della Cri: «Mi sembra davvero, e sapete che non lo posso fare, di sparare sulla Croce rossa». Ha ribadito il concetto anche rispetto alla corsa in sé di D'Amato, che in mattinata lo aveva canzonato per il fatto di non avere ancora un sito aggiornato e un programma ufficiale a due settimane dalle elezioni regionali. «È singolare - ha replicato Rocca -. Lui sta facendo una corsa, quasi da campione del mondo, per arrivare terzo». Lo ha dato per terzo dopo la candidata presidente del Movimento 5 stelle Donatella Bianchi. «Ce la sta mettendo davvero tutta - ha detto ancora Rocca rispetto a D'Amato -. Il programma è molto chiaro e parte sicuramente dal rilanciare la sanità e porre rimedio ai suoi disastri e all'emigrazione quotidiana dei nostri cittadini». A ruota, non senza un'ultimissima stilettata proprio sul tema chiave della sanità, le conclusioni di Rocca: «Ci sono questioni serie e questo è il tempo delle persone serie. Alessio D'Amato ha avuto dieci anni per dimostrare le sue capacità di rilanciare la sanità e porre rimedio a tanti problemi. Sembra invece che ce l'abbia messa tutta per aggravarli».
Marco Barzelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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