Mazzette al Catasto, uno degli arrestati si vantava al telefono: «Oggi ho preso un pesce»

Mazzette al Catasto, uno degli arrestati si vantava al telefono: «Oggi ho preso un pesce»
di Pierfederico Pernarella
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Giovedì 14 Novembre 2019, 18:47 - Ultimo aggiornamento: 15 Novembre, 12:09

Quelli che acconsentivano a pagare le mazzette per aggiustare le pratiche li chiamavano «pesci» e quando qualcuno cascava nella rete era un «colpo» di cui farsi belli. E valeva la pena starsene in ufficio anche nel pieno della settimana di Ferragosto quando c'erano «sti pesci».

La situazione è grave ed è anche seria, anzi serissima, per parafrasare un celebre motto di Ennio Flaiano, ma ascoltando le intercettazioni rese note dai carabinieri, il malaffare al Catasto assume anche un carattere grottesco, a tratti involontariamente comico, tanto appare sfacciato il modo con cui uno degli arrestati parla della propria condotta illecita. Una cosa di cui vantarsi e riderci sopra.

E se la ride, anche di gusto, Domenico Carnevale (uno dei due collaboratori del responsabili dei servizi catastali, Andrea Crisini, anche lui arrestato) mentre parla delle vittime del sistema truffaldino. La telefonata è illuminante, tanto da dare il nome all'operazione: Pesce Giallo. In questo modo Carnevale, parlando con una sua conoscente, chiama di una persona che gli doveva dei soldi: «Sto aspettando sto pesce giallo», dice l'impiegato alla donna che gli risponde ridendo: «Eh, beh, ne vale la pena». Al che Carnevale commenta: «E vale la pena aspettare sì quando so sti pesci». Altre risate.
L'impiegato parla a ruota libera. Ad un certo punto, nella stessa conversazione, dice: «Veramente volevo fare un'altra cosa però adesso volevo chiamare coso... Carlone. E dovevamo andare a vedere... ti ricordi quel tecnico che ci doveva dare 500 euro a me e 500 euro a lui».
Questo tecnico, dice ancora Carnevale, «non si è fatto vedere più da un mese... Dice sempre domani, volevamo andare a casa...». «Embé, andateci no?», gli consiglia l'interlocutrice. Lui rincara: «È passato un po' di tempo, li deve cacciare, capito?...». Come se le mazzette fossero una tassa, da pagare entro scadenze, soprattutto prima delle feste: «È sparito, cioè ogni volta domani, domani, ora è arrivato Ferragosto quindi...».
Un'altra telefonata intercettata, sempre con la stessa interlocutrice, pubblicata dai carabinieri, è devastante. Inizia così: «Aho, hai visto oggi che colpo che s'ho fatto. Ho acchiappato sto pesce, ho acchiappato sto pesce». Verosimilmente il «pesce» dovrebbe essere un meccanico perché Carnevale, con un certo orgoglio, dice quello che ha ottenuto in cambio: «E pure se mi leva quelle 650, uagliò». Al che la donna dice: «Va bene, poi ti dà le gomme, lo sterzo». Lui continua: «Lo sterzo... deve trovare la macchina a te».
 

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