Emanuele Morganti e Thomas Bricca, due eventi. Il filo rosso che lega le tragedie

Emanuele Morganti
di Andrea Tagliaferri
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Domenica 26 Marzo 2023, 09:58 - Ultimo aggiornamento: 09:59

Un albero per Thomas nel giorno dell'anniversario della morte di Emanuele. La sottile linea rossa che collega le tragedie dei due giovani vittime di violenza non si interrompe. Dopo le tante coincidenze e similarità nei due episodi di cronaca che hanno strappato ai loro cari due giovani innocenti, infatti, quest'oggi - domenica 26 marzo - senza alcuna volontà da parte delle famiglie, coincidono due eventi importanti. Uno è il sesto anniversario dalla morte del ventenne di Tecchiena che in questa giornata, nel 2017, si spense dopo aver lottato per 36 ore tra la vita e la morte nel policlinico romano dove fu trasportato in condizioni disperate dopo la vile aggressione a piazza Regina Margherita.

Per ricordarlo verrà celebrata una messa alle 10 presso la Chiesa di Tecchiena Castello dopo la quale, probabilmente, si farà un informale saluto alla statua appena sistemata nel piccolo parco adiacente e che rappresenta Emanuele seduto su una panchina sorridente.

Il secondo evento, invece, cerca di dare un senso costruttivo alla morte di Thomas e sarà la messa a dimora di un agrifoglio, chiamato appunto L'albero di Thomas' per volontà della famiglia e che, in una giornata così, assume un significato doppiamente importante. La pensa così anche lo zio Lorenzo Sabellico che ha organizzato questa piccola cerimonia per dare il via ad un progetto di rinascita per la vita sociale e culturale della città e, in particolare, dei suoi giovani. «Ci troveremo uniti non per ricordare, non per celebrare ma per trovare in noi il coraggio di camminare e di ricominciare a sperare», commenta lo zio materno di Thomas che prosegue: «Per me non è una coincidenza che Thomas e Emanuele domani trovino una sovrapposizione di eventi nello stesso giorno perché trascendere significa discernere profondamente il significato delle cose e degli eventi... Dio scuote le coscienze dei propri figli affinché essi si ravvedano dalla loro dormienza esistenziale. E cosa vuole dirci allora? Che il Leone che gira per divorare i nostri ragazzi è soprattutto la nostra indifferenza. Da qui bisognerà ripartire in loro memoria». L'appuntamento in questo caso è alle 18 di oggi, sui cosiddetti giardinetti', le gradinate alberate che sovrastano lo struscio di viale Duca D'Aosta in pieno centro. Al di là della cerimonia, il vero progetto verrà presentato una riunione aperta anche alle Istituzioni e alle associazioni e cooperative operanti sul territorio, con l'obiettivo di creare una rete a supporto dell'iniziativa. L'obiettivo è quello di creare attività e servizi permanenti e gratuiti per i giovani di cui il territorio di Alatri è carente e farlo partendo proprio dalle aspettative e da ciò che vorrebbero i giovani. «Vorremmo che i giovani fossero parte integrante dell'organizzazione stessa- ha dichiarato Lorenzo Sabellico - in modo da trasformare anche la rabbia e la delusione accumulate verso le Istituzioni, in seguito alla vicenda di Thomas, in energia e volontà di collaborare per dar vita insieme a qualcosa di positivo».

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Andrea Tagliaferri
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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