Dramma sfiorato all'incrocio in piazza Restagno a Cassino, i residenti: «Prima o poi ci scappa il morto»

Dramma sfiorato all'incrocio in piazza Restagno a Cassino, i residenti: «Prima o poi ci scappa il morto»
di Alberto Simone
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Lunedì 14 Marzo 2022, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 15:53

Un botto terribile, un'auto capovolta al centro della strada, un'altra finita contro un'aiuola. Erano da poco passate le 22 quando, sabato sera, nel popoloso quartiere di piazza Restagno - zona residenziale poco distante dal centro di Cassino - è andato in scena l'ennesimo incidente nel maledetto incrocio con via Leonardo da Vinci.

A scontrarsi sono state due vetture: una Fiat 500 che percorreva via da Vinci in direzione via Zamosch e un'Audi che da piazza Restagno stava invece per immettersi su via Da Vinci.

Le cause che hanno provocato il sinistro saranno accertate dai Carabinieri della Compagnia di Cassino giunti immediatamente sul posto per i rilievi del caso. Ad avere la peggio è stata la coppia di due giovani fidanzati che viaggiava a bordo della Fiat 500 che a seguito dello scontro con l'Audi si è ribaltata.

Tre le ambulanze giunte sul posto: ad allertare gli uomini del 118 sono stati proprio i residenti, spaventati per la gravità dell'incidente. Il ragazzo e la ragazza che viaggiavano nella Fiat 500 sono stati trasferiti all'ospedale Santa Scolastica in condizioni non gravi. Non si è invece reso necessario il trasferimento in ospedale per i due giovani che viaggiavano a bordo dell'Audi che si è schiantata contro l'aiuola nel giardino di piazza Restagno a seguito dello scontro. Per questo motivo si è reso necessario anche l'intervento dei Vigili del fuoco del distaccamento di Cassino e fino a tarda sera la viabilità nel quartiere è rimasta interrotta per permettere ai carabinieri di poter procedere con gli accertamenti e poi per la rimozione delle auto.

RESIDENTI IN STRADA

In strada, spaventati per quanto accaduto, sono scesi anche molti residenti del quartiere. La rabbia, il sentimento predominante di molti. L'amarezza per il fatto che le loro richieste da anni vengono evase, nonostante quell'incrocio sia spesso teatro di incidenti.

«Aspettano l'incidente mortale prima di intervenire» si sfoga una signora del posto, mentre un anziano residente del quartiere, che di incidenti ne ha visti molti in quell'incrocio, spiega: «Io ero da poco salito, scendo sempre a fare una passeggiata con il mio cane la sera. Mi sarei potuto ritrovare schiacciato da un'auto, questo incidente poteva essere una tragedia. Non si capisce perché non si faccia nulla per la messa in sicurezza di questa arteria».

Richieste in tal senso erano già state fatte in passato anche per via del fatto che qualche centinaia di metri più avanti dal luogo dove è avvenuto l'incidente c'è la sede della facoltà di Lettere dell'Università di Cassino e la scuola dell'infanzia del secondo circolo, oltre che alcune attività commerciali, principalmente dei bar. Si tratta insomma di una strada molto trafficata, soprattutto di giorno quando ci sono tanti ragazzi che vanno all'Università e i genitori che accompagnano i piccoli a scuola.

Dal momento che negli ultimi anni si sono verificati alcuni incidenti, quasi tutti causati dall'alta velocità delle auto, i residenti si erano attivati per richiedere l'installazione dei dossi artificiali per scoraggiare gli automobilisti che, noncuranti del fatto che si tratta di un'arteria che ricade in un luogo residenziale trafficato anche e soprattutto dai pedoni, non esitano a spingere il piede sull'acceleratore.

LA PETIZIONE

Già sei anni fa, tramite un comitato di quartiere presieduto dall'attivista Ernesto Di Muccio, ci fu una petizione consegnata in Comune e firmata da molti residenti per chiedere l'installazione dei dossi artificiali: si sono succedute amministrazioni di diverso colore politico e mai nulla è stato fatto in tal senso. E a proposito di politica, l'attuale consigliera di minoranza di FdI Michelina Bevilacqua, in qualità di residente del quartiere dice: «Sono stata la prima a chiamare i soccorsi, qui ogni settimana ci sono scontri, in particolar modo con i motorini. Qualche deterrente è necessario: sono trent'anni che abito qui, questo problema non è mai stato risolto e ancora una volta abbiamo rischiato di vedere i morti sopra al giardino».

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