Frosinone, dopo il parco
si punta a un'altra pista ciclabile

Frosinone, dopo il parco si punta a un'altra pista ciclabile
di Gianpaolo Russo
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Lunedì 19 Novembre 2018, 16:09
Archiviata la due giorni di inaugurazione del parco Matusa, a Frosinone già si pensa al futuro. I cittadini hanno risposto in tanti al taglio del nastro della nuova area verde attrezzata realizzata al posto del vecchio stadio. In migliaia sia nella giornata di sabato che in quella di ieri hanno affollato questo nuovo spazio aperto della città. Tanti i commenti positivi sulla realizzazione di questo parco ma non sono mancate anche le critiche sui social provenienti anche da esponenti del centro sinistra. «Troppo cemento e poco verde è stato il commento più diffuso - al di là dell'ex campo di calcio rimasto così com'era quando ci giocava il Frosinone». «Sono quegli stessi figli di papà ha ribattuto il primo cittadino che erano interessati alla speculazione dei 130 mila metri cubi di cemento con i famosi palazzi di cui abbiamo evitato l'edificazione. Quindi probabilmente si stanno riferendo al loro cemento mancato. Oggi ci sono 160 piante alle quali auguriamo un percorso diverso dai soliti bastian contrari. Loro infatti cresceranno. E altre piante cresceranno in futuro». Ciò avverrà quando ci saranno altre risorse economiche da investire.
MOBILITÁ ALTERNATIVA
Ma i fari sono puntati ora sullo sviluppo della pista ciclabile. In tanti hanno portato in questa due giorni di apertura le bici per farsi una pedalata o per consentire ai propri figli di andare in bicicletta sulla nuova pista ciclabile. Ed è su questo tema che ora bisogna accelerare. C'è un progetto di ciclabile che parte da via Puccini, allo Scalo e transitando per via Fontana Unica, via Ciamarra e via Mola Vecchia arriva sino al neo parco. Un progetto che poi si estenderà anche oltre, in direzione De Matthaeis passando lungo le sponde del fiume Cosa sino alla base dell'ascensore inclinato. Un'altra ramificazione della ciclabile prevede di collegare lo Scalo con il nuovo stadio Benito Stirpe mentre da via Ciamarra è prevista una deviazione verso via Marittima-Campo Coni per ricollegarsi alla già esistente ciclabile del parcheggio di via Vado del Tufo (Questura) e il quartiere Selva Piana. I fondi, oltre 1 milione di euro, di cui 330 mila già aggiudicati, ci sono ma bisogna attivarli solo trasformando i progetti preliminari in esecutivi e avviando i lavori, altrimenti il rischio di vederseli revocati è concreto.
LE RESISTENZE
Non mancano alcune resistenze come il caso di alcuni residenti in via Fontana Unica. Qui il progetto prevede che per realizzare lo spazio destinato alla ciclabile venga istituito un senso unico in direzione via Ciamarra. Ciò obbligherebbe i residenti di questa arteria che si devono dirigere in auto verso lo Scalo a percorrere qualche centinaia di metri in più per arrivare in via Marittima passando per via Ciamarra. «Investiremo ancora sulla rete di piste ciclabili ha risposto il sindaco Ottaviani il progetto c'è e lo faremo anche perché con l'ascensore inclinato anche la città alta potrà beneficiare di questo progetto ed andare in bicicletta. Su via Fontana Unica l'80% del traffico attuale è in direzione centro, si tratta di poche centinaia di metri da percorrere in auto, e il senso unico potrebbe essere provvisorio in attesa di realizzare la ciclabile sulle sponde del fiume Cosa». L'inaugurazione del Parco Matusa (orari di apertura 8-22 dalla domenica al giovedì sino alle 23 il venerdì e il sabato in estate sino alle 24) non deve però restare isolata. Se Frosinone vuole risalire le chine della classifica sulla qualità della vita. Spazi verdi, piste ciclabili, mobilità alternativa possono aumentare il benessere di una città.
 
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