L'ingresso in seminario a 11 anni, poi tutto il percorso spirituale nell'abbazia: chi è il nuovo abate di Casamari

Dom Loreto Camilli è il nuovo abate di Casamari
di Alessandra Cinelli
3 Minuti di Lettura
Venerdì 24 Luglio 2020, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 16:46

È dom Loreto Camilli il nuovo Padre Abate della congregazione cistercense di Casamari. Già priore dell’abbazia e vicario parrocchiale di Casamari, per venti anni ha curato la vita pastorale nelle comunità di Porrino e Reggimento a Monte San Giovanni Campano.

Dom Loreto, l’uomo di Dio che ama stare tra la gente. «Siamo contenti che un monaco di questa nostra terra, ben conosciuto anche per il suo impegno pastorale nelle nostre comunità, possa guidare la Congregazione», ha detto il vescovo monsignor Ambrogio Spreafico che raggiunto telefonicamente dal neo Abate, ha condiviso la gioia dell’elezione unendosi al pranzo festivo con il capitolo elettivo e la comunità monastica.

«Esprimiamo a Padre Loreto - ha aggiunto il vescovo - la nostra vicinanza e soprattutto la nostra preghiera, perché Casamari continui ad essere luogo di preghiera e di formazione umana e cristiana, segno di un cristianesimo benevolo e accogliente, come è nella tradizione delle abbazie. Siamo certi che continuerà la collaborazione preziosa con la diocesi, come è avvenuto finora».

Dom Loreto succede a Padre Eugenio Romagnuolo, scomparso lo scorso 4 aprile a causa del coronavirus. Proprio dom Eugenio lo aveva nominato, quattro anni fa, priore dell’abbazia di Casamari. Un legame talmente profondo il loro da tenerli uniti in vita come nel momento doloroso del trapasso. Si narra che proprio dom Eugenio lo avesse scelto, anche solo idealmente, come suo successore. E così è stato.

Le campane a festa dell’abbazia hanno sancito, ieri mattina, l’inizio di una nuova fase per la congregazione monastica di Casamari. Bisognerà ora riorganizzare le attività e i ruoli, in attesa della benedizione abbaziale.

Uomo mite e al servizio del prossimo. Una valida guida morale. Dom Loreto ha abbracciato che era giovanissimo la spiritualità monastica di Casamari e delle altre comunità della congregazione, vissuta per secoli nel solco della tradizione cistercense, con forte spirito comunitario, realizzato in comunione di ideali di vita e di beni all’interno della clausura dei monasteri, sotto la responsabilità dell’abate.

Il capitolo generale lo ha indicato a maggioranza, eleggendolo a soli 55 anni Padre Abate di una della comunità monastiche più importanti della cristianità.

Nato a Sora il 25 maggio del 1965, cresciuto e vissuto a Porrino, nel comune di Monte San Giovanni Campano, è proprio a Casamari che il nuovo Abate ha iniziato il suo ‘cammino discepolare’, entrando in seminario all’età di 11 anni. Prima monaco, poi sacerdote.

A lui erano affidate, da ormai quasi venti anni, le comunità parrocchiali di Reggimento e Porrino. Professore di Teologia all’Istituto San Bernardo di Casamari di cui diventa Gestore. Da oggi sarà impegnato a dirigere anche le numerose abbazie in Italia e all’estero della congregazione.
Una gioia immensa per l’amata mamma Nicolina che è sempre rimasta accanto all’adorato figlio, nella sua casa di Porrino. A lei ieri il primo pensiero e il primo abbraccio dopo l’elezione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA