Dissesto a Cassino, 799 creditori battono cassa ma resta il caos contenziosi

Dissesto a Cassino, 799 creditori battono cassa ma resta il caos contenziosi
di Domenico Tortolano
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Novembre 2019, 07:00
Il Comune di Cassino va verso l'adozione della modalità semplificata di liquidazione dei debiti derivati dal dissesto finanziario dichiarato il 25 giugno 2018 dalla precedente amministrazione comunale. La Commissione straordinaria di liquidazione ha terminato il riscontro contabile delle istanze presentate dagli aventi diritto al pagamento delle loro prestazioni (imprese, fornitori, consulenti e altri). E ha accertato che sono arrivate 1.020 istanze da 799 creditori per un totale di massa passiva pari a 34.550.853 euro.

Sui debiti riconosciuti verrà fatta una offerta transattiva tra il 40 e il 60 per cento e chi accetterà verrà pagato entro un mese. Il fabbisogno per le liquidazioni è pari a 8.314.000 euro. Somma derivante dai pagamenti potenziali per 13.239.000 euro meno la massa attiva di 4.926.000 euro. Il fabbisogno verrà coperto da una anticipazione del ministero dell'Interno per il biennio 2019-2020.

La proposta di delibera è stata consegnata ieri dai tre commissari ministeriali al sindaco che dovrà approvarla in Giunta. A loro volta i commissari dovranno presentare al ministero entro il 30 dicembre il piano di rilevazione della massa passiva. La commissione sollecita la Giunta ad aderire a questa delibera perché conveniente al fine della liquidazione.

Scrivono i commissari: «Questo organismo deve contemperare l'esigenza di risanamento del Comune e contestualmente garantire il soddisfacimento delle legittime aspettative dei creditori nel più breve tempo possibile». Su una massa debitoria di 24 milioni di euro i commissari proporranno ai creditori una riduzione del 50 per cento e la somma da pagare scenderà a 13.239.000 euro compresi i 400mila euro spettanti ai commissari e loro collaboratori per l'incarico ricevuto, oltre 921mila euro di debiti privilegiati per i quali non è possibile ridurre il totale.

Nella delibera, inoltre, si spiega che il Comune aderendo alla procedura semplificata conseguirà un risparmio di spesa e potrà accelerare le operazioni di risanamento. E potrà beneficiare del sostegno straordinario previsto per gli enti dissestati. Perciò Cassino potrà richiedere un'anticipazione di cassa per quest'anno e per il 2020 da destinare all'incremento della massa attiva per la gestione liquidatoria. Il sindaco insieme agli uffici e ai commissari stabilirà la somma da richiedere per il 2019. E poi per il 2020 dopo il completo accertamento dei debiti perché molti ancora sono da definire. Se tutti i creditori aderiranno alle offerte dei commissari, il Comune potrebbe uscire dal dissesto entro il 2021. Ma sono ancora diversi i contenziosi da definire.

Comunque le istanze per 1.657.000 euro sono da escludere in quanto non documentate e sono sospesi richieste per 16 milioni per contenziosi da definire. I residui passivi ammontano a 16 milioni, mentre quelli attivi, ossia ancora da incassare, a 27 milioni di euro.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA