Discarica di Roccasecca: il Tar annulla l'ordine di bonifica

Discarica di Roccasecca: il Tar annulla l'ordine di bonifica
di Vincenzo Caramadre
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Lunedì 13 Luglio 2020, 10:24
Il 6 dicembre 2019 la provincia di Frosinone aveva ordinato alla Mad, la società che gestisce la discarica di Cerreto a Roccasecca, la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale della discarica stessa.
Motivo?
I rilievi eseguito nella zona di Cerreto aveva fatto emergere rilevazioni oltre soglia di ferro, arsenico, manganese. Sostanze inquinanti e pericolose per la salute dei cittadini. Ma ora il Tar di Latina (con ordinanza pubblicata l’8 luglio scorso), ha sospeso l’esecutiva dell’ordinanza dell’amministrazione provinciale di Frosinone con la quale la Mad avrebbe dovuto bonificare l’area di Cerreto. La questione, tuttavia, non è conclusa le rilevazioni ambientali proseguiranno per tutto il 2020 e gli esiti dovranno essere prodotti dinanzi alla giustizia amministrativa entro la fine del mese di febbraio 2021. L’udienza di merito, vale a dire di valutazione oggettiva dell’opportunità di bonificare o meno l’area di Cerreto, è stata fissata alla prima udienza pubblica del mese di aprile 2021.
“Gli esiti dei rapporti Irsa-Crn - si legge nell’ordinanza del Tar del Lazio, sezione distaccata di Latina -  a tutto maggio 2020, hanno fatti emergere che le problematiche correlate al rilascio di sostanze inquinanti (ferro, arsenico, manganese) generato dalla reazione chimica con i gas biologici prodotti dalla discarica, non adeguatamente intercettati a causa del malfunzionamento dei piezometri PZ11 e PZ11 bis, sono state affrontate con la sostituzione dei predetti col nuovo PZ17, con il risultato della riduzione dell’inquinamento entro i limiti di tolleranza. Sono cessati, quindi, i presupposti del pericolo d’inquinamento alla base del provvedimento della Provincia di Frosinone”.
In sostanza, secondo quanto sostenuto nell’ordinanza del Tar, il piezometro numero 17 (che è un piccolo pozzo di rilevamento delle sostanze che vi sono nel sottosuolo), ha ricondotto tutto entro i limiti di legge, per questo non c’è, almeno per ora, l’imminente pericolo ambientale.
La valutazione complessiva verrà eseguita solo dopo la mappatura completa delle rilevazioni che, come accennato, andranno avanti per tutto il 2020. Ma nell’ordinanza c’è anche un invito alle parti ad interloquire.
“Gli sviluppi in sede amministrativa della vicenda - si legge sempre nell’ordinanza -  rende necessaria, più che opportuna, l’interlocuzione tra la ricorrente (Mad, ndr) e la Provincia di Frosinone, condotta alla luce degli accertamenti effettuati e degli accertamenti in prosecuzione”.
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