Licenziamenti Ater Frosinone, nessuno parla: uno dei dirigenti cacciati premiato per meriti professionali

Il presidente dell'Ater, Andrea Iannarilli
di Pierfederico Pernarella
3 Minuti di Lettura
Sabato 3 Dicembre 2022, 08:12 - Ultimo aggiornamento: 09:07

Niente, è stato inutile. Il presidente dell'Ater di Frosinone non intende rispondere alla stampa. Anche ieri il telefono dellavvocato ha squillato a vuoto. Nessuna risposta ai messaggi inviati nel tentativo di avere un commento, che ci si aspetterebbe in simili situazioni, alla notizia pubblicata ieri da Il Messaggero: il licenziamento in tronco dei dirigenti Nicoletta Paniccia e Alfio Montanaro. Non due dipendenti qualsiasi. Prima la Paniccia e poi Montanaro, nel periodo compreso tra il 2015 e il 2021, sono stati i direttori generali dell'azienda che gestisce l'edilizia pubblica. Avendo ricoperto un simile ruolo, appare ancora più eclatante la decisione di licenziarli. Un provvedimento che viene adottato di rado nella pubblica amministrazione e comunque soltanto in presenza di fatti estremamente gravi che hanno danneggiato l'ente sotto l'aspetto materiale o anche morale.

Il muro di silenzio dei vertici dell'Ater non aiuta a capire e non viene in soccorso nemmeno la trasparenza sugli atti.

Nell'albo pretorio dell'ente, per ora, non è rinvenibile alcun documento riguardante la vicenda. Notizie a mezza bocca rubate nei corridoi e qualche indizio fanno capire che il licenziamento sia legato alla gestione finanziaria. L'attuale direttore generale dell'Ater di Frosinone, Massimo Serafini, in una riunione con i dipendenti, ha parlato di «bilanci non veritieri». Inoltre in questi giorni è stato revocato anche l'incarico al revisore legale dei conti alla luce di quanto emerso da un'attività ricognitiva sui conti affidata ad una società esterna.

IL PREMIO

La vicenda, peraltro, tocca di striscio un altro ente. Montanaro, nel febbraio di quest'anno, è stato scelto dal presidente della Provincia Antonio Pompeo per ricoprire il ruolo di direttore generale dell'ente di piazza Gramsci. Incarico fiduciario e quindi in scadenza insieme al mandato dello stesso Pompeo. Terminata quest'esperienza, Montanaro si ritroverà senza lavoro. In Provincia pare che il suo lavoro sia stato apprezzato. Ad ottobre il commercialista di Cassino è stato premiato a Venezia con il Leone d'Oro per meriti professionali. In quegli stessi giorni all'Ater di Frosinone stavano meditando di licenziarlo. Cosa avrà fatto di così grave?

Gli addebiti mossi nei suoi confronti e alla collega Paniccia rappresentano irregolarità tali da interessare anche l'autorità giudiziaria, contabile o penale? Contestualmente ai licenziamenti sono stati inviati atti anche alla Corte dei Conti o alla Procura della repubblica?

UN ANNO FA

Domande che meriterebbero una risposta. Con buona pace di Iannarilli. Giusto un anno il presidente dell'Ater, quando ancora per pochi giorni Montanaro era direttore generale dell'ente, firmava la relazione al bilancio previsionale 2022. Nel documento non si fa menzione ad anomalie particolari nella gestione dei conti se non al rilevante squilibrio tra entrate ed uscite che costringe l'ente a forme di finanziamento straordinarie. Cosa è successo dopo?
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA