Lo scontro è di alta classifica. L'Ausonia di mister Roberto Gioia è terza con 45 punti a due lunghezze dalla capolista Tor Sapienza, mentre l'Arce di mister Stefano Campolo è al quinto posto con 43 punti. Con sette giornate ancora da giocare compresa quella di domenica, le due squadre ciociare sono ancora in corsa per la serie D.
L'Arce, a causa dei lavori di rifacimento nel suo stadio, è stata ospitata prima a Ceprano poi a San Giovanni Incarico. La tribuna non può contenere più di 200 spettatori. Troppo pochi per un derby. Inizialmente si era deciso di limitare l'ingresso ai soli tifosi di casa tra l'indignazione dell'Ausonia, oggi invece il colpo di scena. Si giocherà a porte chiuse.
«Lunedì mattina abbiamo ricevuto un fax dalla società dell'Arce che ci comunicava che con ordinanza del 16 febbraio del sindaco di San Giovanni Incarico sanciva l'assoluto divieto di accesso allo stadio della tifoseria ospite - ha spiegato il ds dell'Ausonia, Carlo Iodice - Tale disposizione per la verità ci lasciava molto perplessi non avendo al seguito una tifoseria facinorosa. Non ci spiegavamo le motivazioni che abbiamo formalmente chiesto a chi di competenza. Oggi questa decisone che rispettiamo con rammarico».
La decisione di giocare a porte chiuse non favorirà l'Arce che, giocando in casa, si aspettava un seguito di tifosi molto numeroso.
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