Cultura/Le nozze di Figaro presentate nella Biblioteca Nazionale Centrale

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Domenica 18 Febbraio 2018, 19:53 - Ultimo aggiornamento: 19:55
Grande successo di critica, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, della professoressa frusinate Cinzia Dichiara che , al cospetto di illustri esperti, ha presentato il volume «Voi che sapete. Il personaggio di Cherubino ne Le Nozze di Figaro ».
 Dopo il saluto del direttore della BNCR Andrea De Pasquale, sono intervenuti Antonio Rostagno, Professore di Musicologia (Facoltà di Lettere e Filosofia, Sapienza Università di Roma), Giulio Ferroni, Professore emerito di Letteratura Italiana (Facoltà di Lettere e Musicologia, Sapienza Università di Roma) e Francesco Telli Docente di Composizione al Conservatorio S Cecilia di Roma. 
Insieme all’autrice era presente in veste di coordinatore Manuela Di Donato, Vice presidente dell’IBIMUS, Istituto di Bibliografia Musicale di Roma. 

Tra gli interventi sono riecheggiate le parole del commento del famoso musicologo Philip Gossett che ha scritto:
«Questo è un libro che dà un resoconto molto convincente, fornendo una potente dimostrazione della centralità del personaggio di Cherubino e dell’opportunità di rimodulare la nostra percezione dell’opera di Da Ponte e Mozart. Inoltre, i frequenti riferimenti a Beaumarchais – nella fattispecie a Le Mariage de Figaro e a La Mère coupable – invitano a rileggere con sguardo diverso anche i testi del drammaturgo francese. Come afferma Cinzia Dichiara, nell’opera si parla dell’amore in tutte le sue sfaccettature. Cosicché l’aria di Cherubino “Non so più cosa son, cosa faccio”, mentre fa comprendere la confusione dell’adolescente di fronte ad uno stato d’animo tanto soverchiante, si pone quale manifesto dell’eterno sentimento al suo primo destarsi. Il Conte d’Almaviva, invece, sembra lontano dal capire veri sentimenti e deve giungere fino alla conclusione dell’opera per riuscire a cogliere la forza dell’amore, quando chiede perdono alla Contessa per aver cercato di tradirla con Susanna. Questo momento, con il quale la partitura di Mozart si chiude, è un riferimento preciso alla permeante presenza di Cherubino nell’atto quarto, a dispetto del fatto che il paggio si ripresenti soltanto alla fine, quando si nasconde nel padiglione del giardino con Barbarina ed è poi schiaffeggiato dal Conte, che immagina di avere di fronte Figaro e la Contessa. In questo caso, Cinzia Dichiara parla dell’“ultima gag” di Cherubino. Ma si tratta, a mio avviso, di qualcosa di più di una gag: come l’autrice sottolinea benissimo portandola in evidenza, l’ultima apparizione del paggio fa comprendere fino a che punto arrivi il condizionamento posto dalle sue evoluzioni e si pone, quindi, quale conferma definitiva della sua influenza sul Conte, ancora una volta alle prese con la sua impertinente figuretta… Un libro che mi è piaciuto molto» conclude Philip Gossett.
Ma chi è l’autrice?
Cinzia Dichiara, concertista e docente, prosegue la secolare tradizione musicale della famiglia materna, risalente alla figura dell’abate Francesco Palatta da Castro dei Volsci, cantore e direttore della Cappella Sistina nel 700. Laureata in Pianoforte e in Musica da Camera, si è laureata altresì in Letteratura , Musica e Spettacolo presso l’Università La Sapienza di Roma, dove ha avuto inizio la sua felice collaborazione con Philip Gossett.
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