Dipendente comunale morta per Covid a Cassino, la famiglia chiede maxi risarcimento da 500mila euro

Dipendente comunale morta per Covid, la famiglia chiede maxi risarcimento
di Vincenzo Caramadre
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Martedì 28 Settembre 2021, 08:53 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 13:07

Era a contatto con il pubblico ed è lì che avrebbe contratto il Covid che in poche settimane l'ha uccisa. Per quella morte, avvenuta nella primavera scorsa, ora la famiglia di una dipendente comunale di Cassino chiede un maxi risarcimento all'Inail: circa 500 mila euro. L'istanza è stata avanzata dalla famiglia della donna tramite l'avvocato Francesco Malafronte.

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«Le patologie infettive contratte in occasione di lavoro - è stato spiegato dalla difesa - sono da sempre inquadrate e trattate come infortunio sul lavoro dal momento che la causa virulenta è equiparata alla causa violenta propria dell'infortunio, anche nell'ipotesi in cui gli effetti propri del contagio si manifestino dopo un certo lasso di tempo».

L'ex dipendente comunale, molto stimata, svolgeva specifiche mansioni a contatto con il pubblico, per questo la difesa ha ritenuto una presunzione semplice, dimostrare che, in piena emergenza pandemica, l'infezione sia avvenuta sul posto di lavoro.

«Il riconoscimento dell'origine professionale del contagio - ha spiegato poi la difesa - si fonda su un giudizio di ragionevole probabilità che l'infezione sia avvenuta in contesto lavorativo ed è del tutto estraneo a qualsivoglia valutazione circa l'imputabilità di eventuali comportamenti omissivi in capo al datore di lavoro che ne possano aver determinato il contagio».

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Ora la famiglia della donna attendere che l'Inail si pronunci, ma ha già preannunciato, anche allo stesso istituito, ricorso al Tribunale in caso di esito negativo. Si tratterebbe di una delle prime cause che la giustizia civile, almeno in seno al Tribunale di Cassino, si troverà ad affrontare sul tema del risarcimento a seguito della morte avvenuta dopo l'infezione da Covid-19 per un ex dipendente comunale.

Ben noto è che dipanare una questione giuridica, senza una consolidata giurisprudenza, non è mai semplice, ma la pandemia sta aprendo nuove e inaspettate vie a tutti i livelli, tra queste anche sul piano giuridico.

Il bollettino dei contagi

Sul fronte dei contagi, invece, ieri c'è stato l'effetto weekend: su 217 tamponi eseguiti domenica sono stati registra 4 nuovi casi, i negativizzati sono stati 12 e non ci sono stati decessi. Sale, ma solo di misura, il numero dei ricoverati: si passa dai 12 di domenica ai 13 di ieri. I quattro nuovi contagi sono stati registrati a Frosinone, Sora, Sgurgola e Trevi nel Lazio.

 

La Regione Lazio intanto ha annunciato che nella prima settimana di ottobre si partirà con il vaccino antinfluenzale. È gratuito per gli over 65, per le categorie a rischio, come gli operatori sanitari, le forze dell'ordine, e i donatori di sangue.
 

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