Covid, inizia la settimana più difficile: ospedali allo stremo

Covid, inizia la settimana più difficile: ospedali allo stremo
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Lunedì 15 Marzo 2021, 04:15

I contagi non arretrano, i ricoveri Covid hanno toccato quota 337 e gli ospedali di Frosinone e Cassino sono allo stremo. In particolare i posti in terapia intensiva occupati (tra Cassino e Frosinone) sono 14.
L’istantanea dell’emergenza Covid in Ciociara è fin troppo nitida e preoccupante. Con questi presupposti inizia la settimana più difficile, in cui la curva dei contagi dovrebbe raggiungere l’apice. Allo «Spaziani», in previsione di questo aumento, sono stati previsti altri 36 posti a Medicina.
Ieri su 2764 tamponi eseguiti nelle giornata di sabato ci sono stati 220 positivi, 213 negativizzati e altri due decessi (una donna di 55 anni residente ad Alvito e una donna di 78 anni residente a Cassino). 
Occhi puntati sul rapporto tra tamponi e nuovi positivi stabile, se pur altalenante tra il 9 e il 13 percento, ma resta l’allerta nell’area nord-est della provincia di Frosinone. Record di casi proprio nel Capoluogo con 32 positivi, a seguire Alatri con 28, Boville Ernica 17, Veroli 16, Ferentino e Monte San Giovanni Campano 12, Sora 11.
I contagi corrono soprattutto in famiglia e tra i giovani fino a 20 anni, che sono il 22 percento del totale dei contagi. Una situazione di forte criticità che ha spinto l’Asl di Frosinone a lanciare un appello ai cittadini. 
L’APPELLO
«Troppe persone - spiega la direttrice generale dell’Asl, Pierpaola D’Alessandro - giungono in pronto soccorso, e il personale, instancabile, lavora 24 ore su 24, molto più che nelle altre ondate, per assistere tutti e al meglio. Il lavoro più grande si svolge proprio tra Pronto soccorso, reparti e Case di cura accreditate in rete con noi».
I ricoveri Covid, come accennato sono 337, in totale con i non Covid sono 850. 
«I numeri - ha aggiunto la Dg D’Alessanro - ci spingono a chiedere alle persone di ascoltarci: bisogna rispettare un isolamento rigoroso, i positivi devono portare la mascherina anche in casa, usare solo stoviglie usa e getta, isolarsi in stanze con porte chiuse evitando rapporti con gli altri, areando la stanza più volte al giorno, usando servizi igienici separati e senza condividere oggetti con gli altri».
LA PREVENZIONE
Ma l’Asl, per arginare i contagi, ha invitato tutti a rispettare i canoni di prevenzione e limiate i contatti in famiglia solo per esigenze indispensabili.
«È opportuno - è stato aggiunto dall’Asl - rilevare la temperatura due volte al giorno, tenendo un piccolo registro e consultarsi sempre col proprio medico sull’andamento della propria situazione e sulla terapia necessaria. Nel caso in cui si manifestassero sintomi, come febbre alta oltre 38°C contattare il proprio medico e, se necessario, chiamare il 118. Fondamentale è non uscire di casa se positivi o se ancora non si è ricevuto l’esito del tampone».
A livello regionale su oltre 16 mila tamponi molecolari e oltre 22 mila antigenici per un totale oltre di 38 mila test, si sono registrati 1.812 casi positivi, 10 decessi e 720 guariti.

Oggi scatta la zona rossa in tutta la regione Lazio. 

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