Covid Frosinone, giornata nera: quattro morti e tasso di positività intorno al 20 per cento. Vaccini, coperto l'87,8 dei ciociari

Covid Frosinone, giornata nera: quattro morti e tasso di positività intorno al 20 per cento. Vaccini, coperto l'87,8 dei ciociari
di Stefano De Angelis
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Giovedì 10 Marzo 2022, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 13 Marzo, 17:39

Il Covid continua a uccidere in Ciociaria. Quattro morti, tutti in un giorno. Così il bilancio delle perdite causate dalla pandemia diventa ancor più pesante. Ben tredici le vittime negli ultimi undici giorni, quasi tutte anziane. È la fascia più colpita. Stavolta non ce l’hanno fatta una donna di 94 anni di Sant’Elia Fiumerapido, un uomo di 77 anni di Frosinone, una donna di 65 anni di Cassino e un uomo di 81 anni di Falvaterra, da quanto emerso tutti con patologie pregresse.

La curva del contagio, invece, rispetto alle ventiquattr’ore precedenti, compie un lieve arretramento in termini di valori assoluti. Ma più basso è stato anche il numero dei tamponi, circa 900 in meno. Il tasso di positività, però, resta piuttosto alto viaggiando intorno al 20 per cento.

In provincia di Frosinone, stando all’ultimo bollettino diramato dall’Asl e riferito ai 2.644 test molecolari di martedì, sono stati registrati 523 nuovi positivi. Il giorno prima se ne erano contati 724, ma con 3.570 prelievi nasofaringei esaminati. Diminuiscono, per fortuna, le persone ricoverate, da 66 a 63, mentre i negativizzati di giornata sono stati 415 (627 quelli di lunedì). Nel report quotidiano sulla mappa delle infezioni da Sars-Cov-2 in testa c’è ancora la città di Frosinone con 91 contagi. Seguono Ceccano (43), Alatri (37), Cassino (31), Sora (30), Ferentino (27), Veroli (22), Pontecorvo (18), Ceprano e Paliano (17), Anagni (16), Isola del Liri (14), Arce (12), Boville Ernica (10) e Castro dei Volsci (9). A questi si aggiungono altri 56 centri del territorio in cui i contagi partono dagli otto rilevati a Fontana Liri, San Giovanni Incarico e Torrice fino a decrescere per gli altri.

VACCINI
In Ciociaria, intanto, per fronteggiare e contrastare l’emergenza sanitaria, continua senza sosta la campagna di profilassi. La copertura vaccinale anti Covid, secondo i dati forniti dall’Asl e aggiornati all’ultimo fine settimana, ha raggiunto l’87,8 per cento della popolazione. Questa la ripartizione per fasce d’età: 5-11 anni 59,4 per cento, 12-15 anni 97,2 per cento, 16-19 93 per cento, 20-29 anni, 88,4 per cento, 30-39 anni 86,4 per cento, 40-49 anni 88,6 per cento, 50-59 anni 91,5 per cento, 60-69 anni 91,9 per cento, 70-79 94,5 per cento e dagli 80 anni in su 92,5 per cento. Finora, dunque, il 12,2 per cento dei ciociari ha preferito non sottoporsi alla somministrazione dei vaccini autorizzati.

ASSISTENZA PROFUGHI
L’Asl di Frosinone, intanto, si è attivata per fornire assistenza ai profughi in arrivo dall’Ucraina. Due i centri individuati per le attività previste: l’ex ospedale di viale Mazzini a Frosinone e la Casa della salute di Pontecorvo. Una volta arrivati sul territorio provinciale, verranno «indirizzati al percorso sanitario di presa in carico che prevede l’accoglienza in presenza di un mediatore culturale» e l’erogazione della tessera sanitaria temporanea. Verranno poi sottoposti a una visita medica e specialistica ostetrico-ginecologica laddove necessaria nella sede del servizio multietnico del capoluogo. Sono stati organizzati anche tre drive-in per i tamponi: a Frosinone (via Armando Fabi), Sora (palasport Polsinelli) e a Cassino (via Casilina). Dopo i controlli sanitari, potranno essere vaccinati contro il Covid.

PANCHINA ROSSA ALLO "SPAZIANI"
Ieri, intanto, sulle aiuole antistanti l’ingresso dell’ospedale Spaziani è stata inaugurata una panchina rossa “contro la violenza di genere”. È stata donata dall’Ordine provinciale della professione ostetrica ed è stata decorata dagli alunni della scuola media L. Pietrobono. «Da gennaio a ottobre 2021 - spiega l’Asl in una nota - sono state 285, nel territorio provinciale, le richieste d’aiuto per violenze provenienti dalle donne che si sono rivolte ai servizi della Asl, prevalentemente ai Pronto soccorso».

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