Covid a Frosinone, due fratelli muoiono a distanza di un giorno, il tragico destino di Lello e Silviano

Silviano e Lello Ascolani
di Maria Laura Lauretti
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Sabato 24 Aprile 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:23

I contagi continuano a scendere, ma il conto delle vittime resta sempre alto. Sono le due facce dell’andamento dell’epidemia in provincia di Frosinone che, come il resto del Lazio, si avvia verso il ritorno alla zona gialla a partire da lunedì.

Il bollettino diffuso ieri dalla Asl di Frosinone conta 71 nuovi positivi e 122 negativizzati su 2233 tamponi. Il rapporto tra test e nuovi contagi è sempre più basso e ora si attesta intorno al 3,1%. Non si ferma invece la scia di morti. Nelle ultime 24 ore la Ciociaria è stretta a contare altre 5 vittime: un uomo di 67 anni di Ceccano, una donna di 82 di Sora, una donna di 81 anni di Frosinone e due fratelli di Vallecorsa di 80 e 77 anni.

Ed è proprio questa storia che più tocca. Elio (Lello per tutti) e Silviano Ascolani, di 80 e 77 anni, sono morti nello stesso giorno.

Entrambi erano ricoverati nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale ”Spaziani” di Frosinone, da sabato scorso le loro condizioni si erano aggravate al punto da determinare, per entrambi, una critica insufficienza respiratoria. La decisione dei medici di intubare i due pazienti era stata comunicata ai familiari dopo un intervento di aiuto con ricorso al casco che, purtroppo, dopo qualche giorno si era rivelato insufficiente.

Giovedì mattina la notizia della morte di Lello, il più grande, è stata commentata con parole di dolore dal parroco del paese, don Francesco Paglia, che ha voluto ricordare l’impegno e la grande passione artistica che Lello aveva come cantore della Cappella musicale San Michele Arcangelo: «Un abbraccio nello spirito al nostro carissimo Lello, che quando cantava faceva tremare le mura della Chiesa, che non aveva bisogno di partiture quando si trattava dei canti in latino, che con tutta la neve non aveva bisogno di maglioni, ma la sua pelliccia era famosa per tutti, che faceva scendere il cielo sulla terra quando intonava le litanie di San Michele. La tua voce squarciava il cielo e apriva il cuore di tutti alla preghiera».

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Nel giro di 24 ore il dramma si è ripetuto e la comunità di Vallecorsa si è ritrovata a piangere la morte del 77enne Silviano, stringendosi alla moglie Teresa, ai figli Michele e Alessandro e alle loro famiglie. Vite condivise nelle vicende del paese, quelle di Lello e Silviano, particolarmente legati alla parrocchia del patrono, San Michele Arcangelo, e fratelli che da tempo vivevano anche sotto lo stesso tetto. Un dramma la loro morte a poche ore di distanza.

«Siamo sconvolti per quanto accaduto - ha commentato il sindaco Michele Antoniani -. La nostra comunità è stata colpita in maniera pesante dalla diffusione del virus e ci troviamo a piangere la scomparsa di due fratelli. Voglio esprimere la vicinanza mia e dell’intera amministrazione comunale alla famiglia».

 

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